Inutile negarlo, Napoli-Juventus non sarà mai una partita come le altre, troppo forte la rivalità sportiva, troppo forte l'attaccamento alla propri colori, troppo forte la voglia di ripetere le gesta di Davide contro Golia.

Poca importa quale sia la classifica al momento, la città in questa occasione non la guarda neppure, il tifo "vuole" la vittoria che vale "mezzo scudetto" e la possibilità di tenere accesa la rivalità sportiva per un po' di giorni con i tanti juventini che qui sono nati  e che qui vivono.
Lo hanno capito bene anche agli ultimi arrivati in maglia azzurra, lo sa meglio di tutti Spalletti che con le dichiarazioni della vigilia ha reso più pepata l'attesa, e che in queste ore, lavagna alla mana starà catechizzando i suoi siu come approcciare la rivale di sempre e regalare una notte magica per tutti i presenti sugli spalti del Maradona e ai tanti tifosi che seguiranno la gara da casa.

Squadra fatta e chanche  per i titolarissimi, con Meret in porta, Di Lorenzo e Mario Rui a spingere come forsennati sulle fasce senza dimenticare la fase difensiva e coppia centrale composta da Kim completamente recuperato e Rahamani che ha messo alle spalle il delicato infortunio che lo ha tenuto lontano quasi tre mesi dal manto verde. A centrocampo ci sarà Lobotka fresco di rinnovo a dettare i tempi con ai fianchi Anguissa e Zielinski. L'attacco sarà guidato da Osimhen oggetto dei dedideri di mezza Europa con Politano  a destra e Kvraraskelia s sinistra, anche se  sono in molti a scommettere che il buon Luciano possa all'ultimo momento affidare la fascia sinistra a Raspadori.

In casa bianconera, Allegri prova a mettere tensione al Napoli con le sue dichiarazioni, ma è lui con la sua Juventus a rischiare di più, dovesse uscire battuto sarebbe a 10 lunghezze dai partenopei, un gap difficile da recuperare nella restante parte del torneo.
Il buon Max comunque si affiderà al suo 3-5-1-1 con l'obiettivo dichiarato "prima non prendere" poi se ci scappa in golletto in contropiede tanto meglio.
A guardia della porta ci sarà Szczesny davanti a lui il trio centrale composto da Danilo, Bremer appena recuperato e Alex Stando.
A trovare posto nel centrocampo a cinque saranno Mc Kennie sulla destra Kostic sulla sinistra e il terzetto composto da Rabiot Locatelli e FAgioli, in attacco alle spalle dell'ex Milik (mai troppo amato a Napoli) agirà il neo campione del mondo Di Maria.
Solo panchina almeno dall'inizio per Kean, Paredes e Chiesa.