L'ultima apparizione del patron azzurro al Centro Sportivo di Castelvolturno risale a prima del lockdown.
Da allora sono trascorsi quasi 100 giorni e molte cose sono cambiate nel mondo del calcio, che in questa settimana, con tutti i vincoli e le precauzioni del caso, proverà a ripartire a porte chiuse, con le due semifinali di Coppa Italia, in una delle quali saranno di scena proprio gli azzurri contro l'Inter di Antonio Conte (1 - 1 il risultato dell'andata a San Siro).
Ma don Aurelio in quest lungo lungo periodo non è stato certo con le mani in mano, e prima ha risolto il  rinnovo di Dris Mertens per altri due anni e un futuro quasi certo da dirigente azzurro, e poi ha messo le basi per prolungare fino al 2024 il contratto di Zielinski. Le firme dovrebbero arrivare in questa settimana. Resta il alto mare il futuro di Milik, ma il polacco sembra essere sempre più lontano da Napoli.
Punto fermo sullo scacchiere azzurro è Gattuso, al quale il patron vuole affidare la ricostruzione del nuovo Napoli, quello che piace a lui, giovane e spumeggiante, aggressivo e arrembamte, ambizioso e affamato di successi.
Non è difficile ipotizzare che vista la situazione e i tempi stretti in cui si consumerà questo scorcio di campionato, che questo sia il giorno buon per chiudere definitivamente la partita allenatore.
Ma oggi è anche il gran giorno per decidere le sorti e il futuro di Josè Maria Callejon, che dopo sette stagioni da protagonista all'ombra del Vesuvio, e in scadenza di contratto al 30 giugno, è tantato da chiudere la carriera in Spagna. Gattuso lo vorrebbe ancora in azzurro e lo stesso De Laurentiis non fa mistero che ci proverà.
Tutto dipende a questo punto dalla volontà di Callejon e da cosa si diranno oggi a quattrocchi lui e il presidente.