Come nella più classica delle soap opera, si consuma l'addio fra Aurelio De Laurentiis e Luciano Spalletti. Una notizia che era nell'aria e che non ha destato sorprese, viste le puntualizzazioni emerse negli ultimi giorni, dove entrambi hanno cerc ato di smorzare i toni per non rovinare la festa scudetto che Napoli aspettava da 33 anni.
L'ufficialità da parte della società l'aveva data don Aurelio in persona, quando a Che tempo che fa, aveva detta di aver concesso l'anno sabbatico al tecnico di Certardo concedendogli, si fa per difre l'onore delle armi e la pesserebba riservata a chi si accinge ad entrare nell'Olimpo degli immortali del club azzurro.
La risposta conferma Spalletti l'ha data ieri con quel suo "devo allenare Matilde, una figlia piccola con la quale non sono mai stato insieme".
Onore a Luciano Spalletti, per essere riuscito nella più difficile delle mission impossible, ripotando all'ombra del Vesuvio uno scudetto strameritato, che mancava dall'epoca di Maradona, e con ben 5 giornate di anticipo.
Ora si aspettano le mosse di De Laurentiis, che dovrebbe avere completato il casting e che sarebbe pronto ad annunciare il prossimo titolare della panchina azzurra, ma intanto godiamoci la festa di domenica, una festa attesa da tanto, e che solo l'aria di Napoli potrà trasformare in unica e magica.