Alla fine e Mazzarri il prescelto, per succedere sulla panchina dei Campioni d'Italia a Rudi Garcia che in quattro mesi è riuscito nell'impresa titatica di rovinare un gioiellino programmato e plasmato lo scorso anno per vincere e continuare a vincere.
Invece il "francese" insieme al presidente De Laurentiis hanno smontato tutto senza essere in grando di ricostruire una squadra dalla mentalità vincente.
Sarebbe interessante a questo punto sapere cosa è passato nella testa del patron azzurro per condurlo a scegliere per i prossimi sette mesi, per un milione di euro bonus inclusi, Mazzarri che tutti definiscono "minestra riscaldata", e che tra le altre cose non ha certo il 4-3-3 nelle corde del suo calcio.
Anche il web alla notizia ufficiale sembra poco propenso alla scelta di ADL, che da quando ha deciso di fare tutto da solo non ne sta imbroccando una.
Discutere ora è inutile, l'obiettivo è chiaro, provare a portare a casa il quarto posto utile per accedere il prossimo anno alla Champions e poi ripartire con una nuova rivoluzione a giugno; ma per fare questo, ci vogliono prima di tutto staff e direttore sportivo in grado di recitare la loro parte, così da ridare valore al brand Napoli picconato alla grande da suo stesso presidente.