“Scuole inglesi razziste nei confronti degli studenti napoletani". Lo afferma la deputata e capogruppo Pd al Consiglio comunale di Napoli Valeria Valente. "Per questo abbiamo presentato un'interpellanza chiedendo al Governo italiano di prendere una posizione dura nei confronti delle iniziative assunta dalle scuole pubbliche dell'Inghilterra e del Galles che da quest'anno, all'atto dell'iscrizione, chiedono agli studenti italiani se sono italiani doc, altri italiani, napoletani o siciliani”. L’ex candidata sindaco di Napoli aggiunge che questa richiesta da parte del governo inglese è pura discriminazione e che dovrebbe far riflettere tutti coloro che avevano utilizzato la Brexit come strumento di consenso. “La Brexit ha partorito demagogia e populismo e, stavolta, anche un principio di odio razziale”. Intanto dall’Inghilterra arrivano le scuse sui moduli scolastici della discordia, ossia quelli che distinguono l'origine etnico-linguistica di napoletani e siciliani da quella degli altri italiani. Lo riferisce l'ambasciatore d'Italia a Londra, Pasquale Terracciano, precisando di aver ricevuto "una telefonata" che preannuncia una messaggio formale di scuse scritte dopo la sua nota di protesta di ieri. Londra fa sapere che i moduli 'incriminati' saranno corretti.
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