LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Il caso

Muore a 21 anni intossicato, la storia di Pietro: 'A Milano per cercare lavoro'

In gravi condizioni il compagno Francesco

di Redazione
Muore a 21 anni intossicato, la storia di Pietro: 'A Milano per cercare lavoro'

Torre Annunziata sconvolta per la morte di Pietro Caputo. Era a Milano da una sola settimana. Un viaggio alla ricerca di un lavoro che gli desse la possibilità di vivere con il suo compagno. Terminato, invece, in un residence lontano da casa per una fuga di monossido di carbonio. Pietro è morto a 21 anni, e il compagno Francesco che ne ha 24 versa ancora in gravissime condizioni. Scrive il cugino Gennaro Gallo: "Hai lasciato un vuoto dentro". Tanti a Torre Annunziata commentano: "Morto per avere cambiato città alla ricerca di un lavoro". Era infatti in attesa di un colloquio in un supermercato. 

Pietro aveva raggiunto Francesco in quella stanza della periferia milanese per cercare un'opportunità di lavoro che gli permettesse di vivere insieme al compagno. Francesco Mazzacane, di Torre Del Greco era infatti a Milano già da tempo, perché aveva da poco trovato un impiego: era stato assunto da Esselunga e a inizio ottobre, grazie alla convenzione che la catena di supermercati ha con la struttura, aveva affittato una camera al Linate Residence di Novegro. Quella al piano terra, proprio sopra la caldaia. Ricorda Pietro anche la squadra di cui era stato portiere. E' Stefano Cirillo, della Calcio Azzurri, che commosso dice: "E' andato via il nostro super portiere, un Azzurro è per sempre". 

Il pm di turno, Luigi Luzi, disporrà l'autopsia sul corpo di Pietro Caputo e aprirà un fascicolo per omicidio colposo e lesioni colpose. Una consulenza potrebbe essere richiesta per accertare la causa delle esalazioni di monossido. Intanto, resta il dramma di due giovani che sognavano un futuro migliore. E che pian piano, trovando il coraggio di lasciare le proprie certezze, lo stavano costruendo. Insieme, sempre accanto. Intanto prega per lui il vice direttore del Santuario di Pompei Ivan Licinio: "Ho appreso della morte di Pietro Caputo, un giovane di origini pompeiane, residente a Torre Annunziata e che si trovava a Milano per uno stage in una catena di supermercati. Mi unisco al dolore della famiglia e dei suoi amici e prego anche per Francesco, amico di Pietro, che si trova in condizioni critiche per la stessa intossicazione da monossido di carbonio dovuta alla caldaia difettosa del loro alloggio.

Questa tragedia mi fa pensare a quanti nostri ragazzi sono costretti a sradicarsi dal loro territorio per cercare un po’ di lavoro, un po’ di dignità. Giovani migranti in cerca di speranza…Affidiamo alla Vergine del Santo Rosario di Pompei le famiglie di Pietro e di Francesco perché possano sperimentare la sua consolazione e la sua materna tenerezza"


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10-11-2022 09:18:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA