Aveva chiesto di incontrare Raffaele Cutolo in carcere. Voleva parlare con il boss condannato per avere ordinato l'omicidio del marito. E' morta ieri Lucia De Palma, la vedova di Marcello Torre, il sindaco di Pagani, ucciso dalla camorra l'11 dicembre del 1980. Al governo della sua città aveva provato a bloccare le infiltrazioni dei clan nella ricostruzione post terremoto. Questa mattina, dalle 10,30 sarà allestita la camera ardente nella Congrega della Basilica di Sant'Alfonso a Pagani per la vedova diventata punto di riferimento dei familiari delle vittime innocenti di camorra. I funerali nel pomeriggio alle 15,30. Dopo l'omicidio del marito, Lucia De Palma fondò l'Associazione Marcello Torre che si batte per la legalità. "E' stata un esempio di forza e coraggio - ha detto il presidente della Fondazione Polis della Regione Campania don Tonino Palmese - hai rappresentato al meglio il valore della testimonianza. Per oltre 40 anni, da quando la camorra ti ha sottratto brutalmente tuo marito Marcello, indimenticabile sindaco di Pagani. Cara Lucia, continuerai a vivere nei nostri ricordi. Ci stringiamo forte ad Annamaria, tua degna erede di ideali e di impegno, e alla tua famiglia. Con la promessa di restare sempre al loro fianco. A-Dio, Lucia". Il coordinamento provinciale di Libera Salerno, ha pubblicato un post sulla pagina facebook in cui ha ricordato che "Lucia De Palma Torre è stata per tutti noi un punto di riferimento. Una donna coraggiosa, tenace, combattiva. Ci ha insegnato il valore della memoria, la forza della testimonianza, il coraggio di cercare, senza mai arrendersi, verità e giustizia. Lucia se n'è andata stanotte, nel silenzio nel quale si era rinchiusa da qualche tempo e a cui noi, che la conoscevamo bene, non eravamo abituati.  La sua vita ci chiede di raccogliere l'eredità più preziosa che potesse lasciarci: il suo testimone di memoria. Lo raccoglieremo con gioia e gratitudine".    
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