Trovata in fin di vita dinanzi ad un garage, Pompei è ancora sotto choc per la morte di Grazia. La giovane che secondo quanto sostengono gli inquirenti si sarebbe tolta la vita. La procura di Torre Annunziata ha disposto l'autopsia, che sarà effettuata domani per confermare l'ipotesi investigativa e accertare che la ragazza non abbia subito violenza, come sostenuto dall'ospedale San Leonardo in cui la vittima è stata trasportata quando non c'era più nulla da fare per salvarla. Dopo l'esame del medico legale, Antonio Sorrentino, disposti i funerali. Ma intanto a Pompei è apparso un manifesto. “Quando un film, una canzone, un'opera d'arte, una carezza e persino un abbraccio sarà più importante di una borsa di marca, allora saremo una società migliore” comincia così. Il testo del manifesto evidenzia la memoria corta della società.

“Abbiamo additato un nemico inesistente, lo abbiamo chiamato mostro, malvagio, abbiamo provato rabbia, odio, amarezza, siamo rimasti scioccati, abbiamo perfino imprecato la pena di morte – è scritto nel manifesto -. Ma quello strano mostro, che vogliate o no, si chiama società, a cui tutti per forza apparteniamo e a cui tutti in un modo o nell'altro dobbiamo piacere. Mascherarci in silenzio, per essere ben accetti. Guardiamoci bene in faccia, fra poche ore dimenticheremo, perché sarà la prossima réclame a distrarci. Siamo tutti un po' Grazia. Che la terra sia lieve”.