Situazione sempre difficile dopo la giornata di guerriglia urbana di ieri. Ancora tensione nella notte a Mondragone nell'area dei palazzi ex Cirio, che da lunedì è zona rossa a causa di una cinquantina di contagi da coronavirus, diffusi in particolare nella comunità bulgara che abita lì. Verso le 2 i vigili del fuoco sono intervenuti per l'incendio di un furgoncino in viale Margherita, a ridosso dei palazzi. Nella giornata di ieri la comunità bulgara ha provato a violare la zona rossa e gettato oggetti e sedie dai balconi. Ma proteste anche dai casertani che chiedono la linea dura nei confronti della comunità straniera.
Intanto rispetto al raid incendiario, il mezzo dovrebbe essere di proprietà di un bulgaro. Dai primi accertamenti sembra che la causa sia dolosa e che sia stata usata una bottiglia incendiaria. Intanto proseguono i controlli a tappeto. Dopo avere eseguito 730 tamponi a persone dei palazzi ex Cirio di Mondragone, il personale dell'Asl di Caserta si è spostato in piazza Crocelle e piazza Falcone per praticare i test ai cittadini su base volontaria.
In piazza Falcone, nei pressi del Comune della cittadina al centro di polemiche per il nuovo focolaio di coronavirus, un centinaio di persone sono pronte a sottoporsi al test. "Nostra figlia deve partorire - dice un anziano - quindi abbiamo deciso di fare il tampone per sicurezza".
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