Persino minacce di morte. Frasi umilianti e ingiuriose, con toni e atteggiamenti discriminatori.Una vita difficile quella dei dipendenti con cui ha collaborato per cinque lunghi anni. E' stato sospeso dalla carica di prefetto Salvatore Malfi, per una sequenza di fatti databili dal 2011 al 2016 mentre era a Vercelli. La poltrona la perde, però, ora per un provvedimento assunto nei suoi confronti quando è prefetto di Salerno. Indagato per abuso d'ufficio, la procura di Vercelli lo accusa di avere instaurato un vero e proprio clima di "costante terrore" negli uffici vercellesi del governo. E ha disposto nei suoi confronti la misura cautelare della sospensione dell'incarico per tre mesi.
Dalle indagini coordinate dal pubblico ministero Davide Pretti, condotte dalla Squadra Mobile vercellese e dal comando provinciale della Guardia di Finanza, è emerso "un clima di estrema tensione negli uffici prefettizi". Gli episodi in cui Malfi ha rivolto espressioni ingiuriose ai dipendenti sono molteplici, secondo l'accusa, e persino i suoi collaboratori più stretti non venivano risparmiati. L'indagato, si legge nella nota diffusa stamane dalla procura, era solito rivolgere ai dipendenti "frasi a sfondo sessista, umilianti e denigratorie, utilizzando toni e atteggiamenti discriminatori, arrivando a minacciarli di morte". Durante le indagini sono emerse ulteriori responsabilità nei confronti dell'assistenza familiare e contro la persona.
La misura cautelare della sospensione dall'incarico rientra in un più ampio contesto di indagine nel settore della spesa pubblica, sul quale gli inquirenti mantengono il più stretto riserbo. L'inchiesta della procura vercellese nasce infatti due anni fa ed è legata alla mondo della gestione dei flussi migratori nel territorio italiano. Nello specifico emergerebbero discordanze tra i servizi che alcune cooperative di gestione dei richiedenti asilo avrebbero dovuto fornire, e che invece non avrebbero fornito o lo avrebbero fatto solo in parte. In quest'ambito, fanno sapere dalla procura, sono emersi gravi indizi di reato contro la pubblica amministrazione, riguardo in particolare i delitti di turbativa d'asta e rivelazione di segreti d'ufficio. Non è escluso che ci siano altri indagati, anche nel settore privato.
Malfi, 59 anni, originario di San Marcellino, era stato nominato prefetto a Vercelli il 3 agosto 2011; nei cinque anni di permanenza nel capoluogo ha affrontato diverse emergenze, dalla gestione di flussi migratori ai trasporti e gestione del materiale nucleare. Il funzionario è in carico negli uffici della prefettura di Salerno dall'11 gennaio 2016.
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