Disposta la restituzione a Fabrizio Corona di circa 1,9 milioni di euro che erano stati sequestrati su un totale di circa 2,6 milioni.
La decisione a sorpresa della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Milano ha stabilito che il denaro trovato in parte in Austria e in parte in un controsoffitto, era stato "lecitamente guadagnato".
Il Tribunale ha trattenuto solo la parte di imposte non ancora versate, infine i giudici hanno disposto invece la confisca della sua casa ma, come chiarito dal legale Ivano Chiesa, non hanno ritenuto che Fabrizio Corona sia attualmente socialmente pericoloso.

 Enorme soddisfazione per la decisione del Tribunale è stata espressa dagli avvocati di Corona che non hanno mancato di far notare come "il denaro sequestrato proveniva tutto da proventi leciti, visto che i giudici hanno disposto la restituzione integrale dei circa 840mila euro che vennero trovati in cassette di sicurezza in Austria, in quanto soldi lecitamente guadagnati e su cui Corona poi ha provveduto a pagare le imposte".

Riguardo al milione e settecentomila euro trovati nel controsoffitto della sua collaboratrice Francesca Persi, i giudici hanno stabilito che anche quella somma era stata guadagnata in maniera lecita prima del 2013 e hanno disposto la confisca di circa 700mila euro, ossia della parte ancora dovuta a titolo di imposte. 
Confiscata infine la casa di via De Cristoforis, zona della movida milanese, che era stata sequestrata, perché sempre secondo i magistrati quella casa fu fittiziamente intestata a un collaboratore di Corona.
Con l'assenza di pericolosità sociale sembra ora più in discesa per l'ex fotografo dei vip la conferma dell'affidamento terapeutico concessogli a febbraio.