Nessuno nome viene calato sul tavolo. Gli assi mancano e intanto la girandola di nomination viene alimentata nell'assenza totale di vere investiture. Gennaro Migliore e Mario Casillo hanno parlato di Castellammare in trasferta. Ad un'iniziativa politica a Boscoreale, terra d'origine di Casillo, i due hanno affrontato anche il caso del Pd stabiese paralizzato da un gioco di veti incrociati tra l'ex sindaco Nicola Cuomo e i consiglieri che l'hanno mandato a casa. Il nome del candidato a sindaco in grado di mettere la pace ancora non c'è. Ma la data del ritorno alle urne si avvicina e i big sono alla vigilia dal prendere una decisione. A questo punto diventa sempre più difficile per i Democratici costruire una coalizione in grado di giocarsi una partita da protagonista, mentre alcuni esponenti del Pd vengono attratti da altri approdi. Intanto l'ex consigliere Umberto Ostieri continua a chiedere il ricorso alle primarie, nonostante a Napoli i vertici del partito le ritengano ormai fuori tempo massimo. E comunque dopo la vicenda Bassolino/Valente certo non il modo migliore per intervenire a dirimere situazione complesse. Si tratta ora solo di vedere se le consultazioni su possibili candidature a sindaco esterne al Pd abbiano dato frutti. “Il Partito Democratico deve puntare allo svolgimento delle primarie a Castellammare. Solo attraverso un chiaro coinvolgimento della città, nella scelta del candidato che rappresenterà il centrosinistra, si potrà avviare una fase di vero e efficace rinnovamento”.
Sono le parole di Umberto Ostieri, avvocato e candidato alle primarie del Pd di Castellammare.
“La vicenda napoletana dimostra che se da un lato c’è bisogno di una regolamentazione di questo prezioso strumento democratico, dall’altro solo una chiara indicazione di voto attraverso le primarie può conferire legittimità al candidato che si prepara ad una importante competizione elettorale. Per tale motivo potremmo pensare a primarie a costo zero con un semplice contributo da parte dei dirigenti per evitare rischi. La sfida per il Comune di Castellammare è una partita impegnativa, delicata e complessa: chi si candida deve sapere, in maniera evidente, che solo la competenza di un candidato che sappia districarsi nelle difficili vicende amministrative, possono dare la svolta per il buongoverno” dichiara Umberto Ostieri.
“Dobbiamo aprire le stanze del partito, fare in modo che i vertici regionali incaricati di risolvere i nodi politici cittadini – continua Ostieri - vengano nella nostra sede, incontrando i dirigenti locali. No a riunioni segrete, a vertici improvvisati: sì al confronto pubblico, al dialogo tra le componenti per la soluzione dei problemi. Un confronto che apra la discussione anche a un tema centrale della prossima campagna elettorale: la formazione di liste forti, formate da personalità valide e preparate. Non è solo colui che avrà l’onore di guidare la coalizione di centrosinistra a dover avere la patente del rinnovamento. Ma anche le liste che il Pd prima e gli altri alleati dopo proporranno alla città dovranno essere frutto di analisi approfondita, di valorizzazione delle capacità, dell’onestà e della novità”.
“Le primarie del Pd – continua Umberto Ostieri – sono un’iniziativa democratica seria e complessa. Al di là di qualche difficoltà da risolvere sono uno strumento di partecipazione ben lontana dalla “click-democrazia-virtuale” che qualche movimento, tra un litigio e l’altro su facebook, si ostina a propagandare come novità politica del futuro”.
“Non c’è più tempo da perdere: questa scellerata attesa di una decisione che cali dall’alto rischia di pregiudicare definitivamente il risultato elettorale per il Pd. Non si possono perdere sette mesi per trovare il nome del candidato e sbrigare in cinque minuti la questione relativa al programma elettorale che è la base sui cui andiamo a chiedere il voto agli elettori. Chi si candida deve essere messo nelle condizioni di poter elaborare un programma di governo efficace e dettagliato che rappresenti una reale svolta per il buongoverno della città. Il Pd ha il compito di individuare il leader della coalizione che, nel rispetto delle posizioni reciproche, avrà il compito di dialogare con i moderati stabiesi. Il fermento che si avverte anche nei settori del centro moderato va incanalato in un giusto confronto, alla ricerca di punti programmatici comuni per la soluzione delle vertenze che al momento frenano lo sviluppo della città” l’appello di Umberto Ostieri.
“Anche ai vertici nazionali del Partito Democratico abbiamo ribadito la necessità di affrontare al più presto la partita primarie. Castellammare di Stabia ha una tradizione politica lunga e gloriosa: il tempo perso, le tattiche attendiste e i tecnicismi della politica non sono degni di una storia come quella della sinistra stabiese”.