LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Verso il voto

Migliardi scrive a Casillo: "Basta attendismi e veti incrociati, il Pd assuma le sue decisioni"

L'ex capogruppo ai vertici democratici: "Lavoriamo per Castellammare, gli stabiesi ritornino ad essere orgogliosi della città"

di Redazione
Migliardi scrive a Casillo:

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Michele Migliardi al consigliere regionale Mario Casillo:

Su Metropolis di ieri Tiziano Valle, con riferimento alla riunione tenuta dalla Segreteria Regionale del nostro Partito e alla scelta del candidato alla carica di Sindaco di Castellammare di Stabia , scrive che la stessa “attende solo il via libera dal capo gruppo regionale Mario Casillo.” Se questo è vero non posso astenermi dal dare evidenza alla impellente necessità di farlo subito, senza perdere più tempo a sciogliere il reticolo delle diverse e contrapposte  posizioni interne che ha fatto dilatare oltre misura e in maniera poco dignitosa il tempo della scelta. Ne esce un’immagine del Partito che, per quanto riguarda me e i miei coetanei, appare per niente omogenea con la Storia e la cultura delle sue componenti che, pur partendo da pregresse posizioni conflittuali, vi sono confluite, con la manifesta sensibilità politica dei rispettivi esponenti, privilegiando non il  loro ma l’esclusivo interesse del Paese. Questa riflessione mi porta a considerare come sia, invece, elevato il grado di insensibilità e anche di caparbietà che sta paralizzando il Partito, presentandolo  agli occhi dei cittadini come un campo di lotta per la conquista del potere e dei privilegi o degli affari che ne possono derivare. Io non ci sto a questa rappresentazione perché non è così; perché i contrasti, i veti incrociati, gli annunci di scissione, accompagnati da una parte dal suono delle campane e dall’altra dal suono  delle trombe, trovano la loro origine, a torto o a ragione,  solo ed esclusivamente nella oltranzista difesa di trincee politiche. Se si dà spazio al ben della ragione, a quello dei sentimenti e non dei risentimenti come a quello  dell’orgoglio che nasce dall’appartenenza,  non è difficile capire che il solo modo per uscirne vincenti è quello di compiere un indifferibile  atto di responsabilità, rimettendo le sciabole nel fodero per consentire che dal comignolo virtuale al quale guardano da ormai troppo tempo le altre Forze politiche, non solo locali, e la Città, possa uscire l’attesa fumata bianca. Sarà questo il momento della chiarezza sulla base del principio che il parlare chiaro è fatto per gli amici, come  credo di poter considerare quelli ai quali, sia da vicino che da lontano, ho fatto conoscere il mio pensiero dicendo quello che ora ribadisco e cioè che per la Città e solo per la Città la strada da percorrere è una strada obbligata. Sarebbero tante le motivazioni; potrei rivendicare lo “Status” di maggioranza relativa che distingue il Partito Democratico all’interno dell’intero schieramento politico stabiese, grazie al suffragio popolare ricevuto e che, se non indebolito da rappresentazioni deteriori e lesive per la credibilità della classe Politica, consentirà al Centrosinistra, del quale il Partito Democratico costituisce il nucleo centrale, di ritornare, come sono convinto, a governare la Città. Potrei analizzare il concetto della pari dignità che attiene al riconoscimento dovuto, come regola democratica, a tutte le componenti di una coalizione realizzata su condivise scelte programmatiche . Potrei  trattare il fenomeno delle numerose  liste civiche che si preparano  ad affrontare il confronto elettorale. Potrei elencare le mille ragioni che mi inducono a considerare velleitarie e non convergenti sui veri interessi della Città le ipotesi di dare a Castellammare di Stabia un Sindaco che non abbia in tasca la tessera del Partito Democratico. Dico solo che  la strada obbligata è quella di creare un indispensabile cordone ombelicale  con la Regione e con il Governo; così come ho sentito dire autorevolmente anche nel corso della manifestazione pubblica del 26 Marzo scorso, quando le componenti di Area Civica si sono presentati alla Città. Perché tale cordone possa essere efficiente e fruttifero non può che essere incarnato, senza spirito di supremazia, dal designato del Partito Democratico che nell’armonia operativa della coalizione che avrà scelto di sostenerlo e con l’appoggio che, a partire da me, gli verrà dal Partito Democratico creerà le condizioni perché Castellammare ritorni ad essere l’orgoglio degli stabiesi. Non c’è più tempo per gli attendisti e i temporeggiatori; per questo dico: BASTA!

                                                                                                  Michele Migliardi

                                                                                          già Capo Gruppo consiliare

                                                                                             del Partito Democratico


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03-04-2016 11:45:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA