LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Religione e cultura

Messa in latino a Castellammare di Stabia per riscoprire le radici della cultura cattolica

Nella chiesa del Gesù della città stabiese Don Antonio Cioffi officia in latino: "Con la messa in latino abbattiamo le barriere linguistiche che possono dividere la Chiesa"

di Mario Giordano
Messa in latino a Castellammare di Stabia per riscoprire le radici della cultura cattolica

Presso il complesso seicentesco della Chiesa del Gesù, Don Antonio Cioffi, direttore dell’ISSR Monsignor Pellecchia e rettore del suddetto santuario, ogni domenica mattina officia la messa; fin qui nulla di strano, ma la particolarità è che tale ministero è recitato in latino. Come ci spiegano Don Antonio stesso e i suoi collaboratori Renato Criscuolo, cordinatore del “Coetus fidelium San Catello e San Antonino” e il signor Nello, tale scelta non è fuori da ogni logica ma è in linea con il documento “Summorum pontificum” di Benedetto XVI. La lettera apostolica prevede infatti la possibilità di ricorrere al missale romano, precedente al 1962, che prescrive la celebrazione eucaristica in lingua latina. Come ci informa il sacerdote, l’Arcidiocesi Sorrento-Castellammare di Stabia ha eletto la Chiesa del Gesù il luogo deputato a svolgere la messa  secondo il missale tridentino. Renato Criscuolo ha gentilmente risposto ad alcune nostre domande.Quale importanza assume l’utilizzo della lingua latina nella liturgia religiosa?

Attraverso la scelta della lingua latina possiamo comprendere meglio le radici della nostra religione e rendere la funzione stessa più solenne riscoprendo degli elementi liturgici che si sono persi con il nuovo canone.

Secondo lei il latino può diventare una lingua viva, utilizzandolo come strumento della celebrazione eucaristica?
Il latino deve diventare una lingua viva perché accomuna la maggior parte delle lingue d’Europa e diventa il veicolo di trasmissione più sicuro della cultura religiosa perché attinge direttamente al sapere cristiano antico. Attraverso l’unità linguistica si può ricreare l’universalità del messaggio cristiano, con la funzione in latino si possono superare quelle barriere linguistiche che ostacolano l’unitarietà della religione cattolica.

Quante persone in media partecipano alla funzione?
L’affluenza è varia ma certamente è importante che cresca sempre più, coinvolgendo in prima istanza i giovani stabiesi e non che sono sempre meno partecipi della vita spirituale della loro parrocchia.


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06-03-2017 12:46:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA