Medico a Pisa non riusciva a stare lontano dalla sua Palinuro. Lo riportava a casa la passione del mare, quel mare che lo ha ingoiato portandosi dietro il mistero della sua morte e di quella degli altri due sub. Una morte arrivata prima che Mauro Tancredi riuscisse a realizzare il suo sogno. "Voleva ritornare nella sua Palinuro, terra che amava e dove oggi tanti amici lo piangono". Con queste parole l'ex sindaco di Centola, Giovanni Stanziola D'Angelo, ricorda Mauro Tancredi, il sub rimasto intrappolato venerdì mattina in un cunicolo della grotta della Scaletta a Palinuro, frazione di Centola, insieme con Mauro Cammardella e Silvio Anzola.
"Conoscevo molto bene Mauro Tancredi. Nonostante svolgesse la sua attività medica a Pisa, tornava ogni due settimane in paese.
Durante la mia attività amministrativa - racconta - essendo stato sindaco per tre legislature, ho proposto a Mauro di scendere in politica. Era un uomo brillante, ben voluto da tutti, che amava la sua terra. Sono sicuro che prima o poi ci avrebbe pensato, a maggior ragione ora che stava pensando forse concretamente ad un suo ritorno qui. Avevamo condiviso un progetto proprio sulle grotte di Palinuro, sulla biodiversità dei sui fondali".
"Quando ho fatto il sindaco, acquistammo l'immobile conosciuto come 'Casa Canadese', inaugurato proprio la scorsa settimana, con l'obiettivo di creare un laboratorio di biologia marina e un centro di attività didattiche e scientifiche. Il sogno - aggiunge - era quello di fare un 'Erasmus' sulla biologia marina, e proprio Mauro aveva coinvolto il professore dell'università di Pisa Francesco Cinelli".