Meno soldi in busta paga e straordinari riconosciuti a forfait per medici e infermieri. È una conseguenza dell'attacco hacker subito dall'Asl Napoli 3 Sud ad inizio gennaio.

 Persi i dati con turni e orari di lavorare di dicembre impossibile calcolare gli importi esatti. Un caos che coinvolge 4500 dipendenti, 8 ospedali, 13 distretti e 57 comuni. Impossibile calcolare con precisione le spese del personale che lavora in prima linea negli ospedali che, in questi mesi da quarta ondata, si sottopone a turni eccezionali per fronteggiare le richieste di cura. Da ieri in agitazione per la decisione della direzione sanitaria di «assicurare il regolare pagamento prendendo come riferimento il mese di dicembre, assicurando una mensilità provvisoria».

Un calcolo spiega la nota per cui «sono stati rivisti al fine di ridurre al minimo l’impatto di eventuali decurtazioni sugli stipendi successivi». Si parte perciò con un forfait di mille e milletrecento euro a seconda delle categorie. «Una scelta vergognosa - attaccano i sindacati - l’azienda deve corrispondere a tutto il personale  l’intero stipendio al netto delle sole indennità variabili, riservandosi di concordare preventivamente con le sigle sindacali eventuali forme di recupero». A firmare il documento nel quale di dichiara lo stato di agitazione del personale sono Antonio Cascone e Carmine Esposito della Fsi - Usae e Michele Costagliola della Nursing-Up. «Chiediamo di integrare immediatamente quando previsto dalle tabelle contrattuali ea tutto il personale - scrivono i sindacalisti - che in questa fase di pandemia e di rincari dei costi per le famiglie vive uno stato di estremo disagio sotto l’aspetto lavorativo e sociale».