LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Il fatto

Medici di famiglia: 'Con le riaperture più rischi, in isolamento con tosse e febbre'

Il segretario Scottti: 'In estate più facile la diagnosi, non serve il tampone'

di Redazione
Medici di famiglia: 'Con le riaperture più rischi, in isolamento con tosse e febbre'

In isolamento appena arrivano i sintomi sospetti. Con l'estate secondo i medici di famiglia bisogna cambiare strategia. "Con la fine del periodo dell'influenza e i risultati ottenuti grazie al lockdown, è arrivato il momento di allontanarsi dalla linea diagnostica dei tamponi e avvalersi di un sistema di monitoraggio dei casi Covid diverso rispetto a quello usato finora". Lo dice il segretario nazionale della Federazione dei medici di famiglia Silvestro Scotti, e afferma che i tamponi da ora in avanti dovrebbero essere fatti solo alle persone che hanno avuto i sintomi del Coronavirus e dopo l'isolamento e le cure devono tornare in società in sicurezza.
"Finora i tamponi sono stati usati per diagnosticare il Covid-19 con certezza. Ma adesso l'influenza stagionale non c'è più e se un paziente chiama il medico di base lamentando tosse forte, diventa sospetto - spiega Scotti - quindi il medico procede a metterlo in isolamento, compresi la famiglia e i contatti, lo segue, e dopo avere escluso che si tratti di sintomi da allergia stagionale anche somministrando antistaminici e cortisone, può fare una diagnosi. Se peggiora e presenta febbre, perdita di gusto e olfatto, il sospetto diventa certezza, resta in quarantena e viene curato per il Coronavirus.
Solo quando i sintomi saranno passati, si procederà al tampone per essere sicuri che sia negativo e possa uscire senza contagiare altri".
Con le diverse riaperture - sottolineano i medici di Medicina generale - istituzioni e operatori sanitari si stanno assumendo un margine di rischio, quindi certamente bisogna porsi la domanda se sia più prudente l'isolamento soltanto per i casi certi o anche per i sospetti. "In questo momento il lavoro dei medici di famiglia è fondamentale - conclude il segretario Fimmg - perchè sono la prima linea di contatto con i pazienti e consentono di passare dalla fase dei tamponi al sistema sentinella. Ossia il metodo del monitoraggio diretto dei pazienti, con maggiori possibilità di diagnosi poichè a maggio e difficile che i sintomi da Covid possano essere confusi con semplice bronchite e raffreddore".
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11-05-2020 17:11:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA