Condannato a sette anni per una mazzetta. Duro il verdetto per il geometra di Lettere finito in carcere quasi un anno fa. Accusato di avere intascato duemila euro per aggiustare una pratica. Soldi ottenuti impaurendo la vittima e prospettandogli come soluzione di falsificare documenti in modo da fare sparire irregolarità, in realtà inesistenti. Funzionario del settore edilizio del Comune di Lettere, Vincenzo Ruocco avrebbe intascato denaro per evitare un sequestro di un edificio, che in realtà non sarebbe comunque avvenuto. Il giudice nella sua sentenza ha accolto le richieste della Procura di Torre Annunziata, ritenendo confermate le accuse di concussione e falso in atto pubblico, come scrive oggi il quotidiano Metropolis. A fare scattare l’inchiesta il racconto della vittima agli inquirenti. Secondo le indagini dei carabinieri, supportate anche da acquisizione di atti, il dipendente comunale, sospeso dal servizio dall’arresto scattato a fine giugno dell’anno scorso, avrebbe costretto la vittima a farsi consegnare duemila euro per evitare il sequestro di uno stabile. Per intimidire la proprietaria dell’immobile, il dipendente dell’ufficio tecnico di Lettere aveva prospettato delle irregolarità per quanto riguarda l'accertamento della residenza, risalente all'anno 2000, della vittima presso lo stabile, già oggetto di un provvedimento di demolizione. Irregolarità tutte inesistenti e per le quali il dipendente si sarebbe prodigato per "ripianarle" stilando un verbale di sopralluogo falso con la data di quello elaborato nel 2000 in cambio di soldi. Scarcarato dopo pochi giorni ha atteso il processo a casa, non potendo rientrare al comune. Ieri il pesante verdetto per l'ex funzionario: sette anni e mezzo di carcere.