Una crisi lampo, durata pochi giorni. Marziani ci ripensa e ritira le dimissioni, restando sulla scomoda poltrona di direttore del San Leonardo. Con una lettera ai primari dei reparti aveva motivato la sua decisione con le troppe difficoltà irrisolvibili di un ospedale in cui i pazienti restano anche quattro giorni sulle barelle. A fargli cambiare idea il manager Antonietta Costantini che ha respinto le sue dimissioni. Nella settimana scorsa si era detto sconfortato per l'assenza di medici e attrezzature: "Sono umilato a sapere che ci sono malati sulle barelle per giorni, a volte senza mangiare". Una situazione di un Pronto soccorso che va avanti in questo modo da anni, con pazienti che a volte non hanno neanche una sedia a cui appoggiarsi mentre aspettano ore per essere visitati. Soprattutto di notte quando i medici ad affrontare le emergenze si riducono a due. A rassicurarlo è stata proprio il direttore dell'Asl Costantini che lo ha scelto a quel posto. Nominato subito prima di Natale, aveva da subito annunciato che il suo compito principale era quello di riorganizzare il personale. Un incarico a tempo, fino a quando non si fosse chiusa la selezione pubblica per scegliere il direttore sanitario a cui affidare stabilmente il San Leonardo. Ma quel concorso è ancora in alto mare e quindi Marziani ha ancora molto tempo davanti a se per provare ad aprire un reparto nuovo chiuso e sbloccare attrezzature chiuse nelle cantine da anni. Una quadro che lo ha visto impotente in questi mesi. Marziani nelle scorse settimane è finito sul banco degli imputati in un documento a firma dei sindacati che avevano chiesto l’intervento della Regione proprio sul suo incarico. Il testo, firmato da 16 organizzazioni di categoria mediche e amministrative, apriva un caso sulla nomina di Marziani. Un direttore sanitario che, si leggeva nel documento «non è in possesso dei requisiti specifici di legge» arrivato nel mese di dicembre come soluzione tampone ed emergenziale e che invece oggi è al suo quinto mese di gestione. Cgil, Cisl, Ugl e Anpo chiedevano al presidente della Regione Vincenzo De Luca, al Presidente della V Commissione Raffaele Topo e al Sub Commissario «ad acta» per il Piano di Rientro Claudio D’Amario, di intervenire sulle scelte operate dalla direzione dell’Asl NA 3 Sud. “Marziani non ha i titoli necessari, non ha la qualifica di specialista in igiene che per legge bisogna avere, è un anestesista che ricopre da cinque mesi un ruolo che non potrebbe svolgere”. Savio Marziani fu nominato al San Leonardo dopo il passaggio di testimone con Mauro Muto, super dirigente a cui erano stati affidati ben quattro ospedali da Castellammare a Sorrento. Ma evidentemente ora sa che la sua poltrona non può essere messa in discussione con documenti e attacchi. Marziani resta al suo posto, il San Leonardo ha ancora un direttore.