Quindici bandiere per identificare il mare più blu d’Italia. Entrano nella classifica delle località con l’acqua più limpida solo due spiagge in provincia di Napoli, che viene surclassata da quella di Salerno. Accanto alla conferma di Massa Lubrense, che conquista la sua decima presenza, arriva Anacapri. Le quindici bandiere blu assegnate dalla Fee (Foundation for environmental education) ad altrettante località distintesi per la qualità del mare e dei servizi offerti ai bagnanti, collocano la Campania al quarto posto tra le regioni italiane dopo Liguria, Toscana, seconda e Marche che portano a casa rispettivamente 27, 19 e 17 Bandiere blu. I riconoscimenti sono stati ufficializzati questa mattina a Roma, nella sede del Cnr, e segnano il ritorno di Sapri nel club dei Comuni dove il mare più pulito.
Due le località in provincia di Napoli che, durante la prossima estate, potranno fregiarsi del marchio doc per le acque: la prima è Anacapri, con le spiagge di Faro-Punta Carena e Gradola-Grotta Azzurra; la seconda è Massa Lubrense dove, per il decimo anno consecutivo, la Bandiera blu sventolerà sulla Baia delle Sirene, Marina del Cantone, Marina di Puolo e Recommone. Ma molti passi in avanti dovrà fare la provincia di Napoli per accorciare le distanze dal salernitano.
A fare incetta di Bandiere blu, come avviene da diversi anni a questa parte, è la provincia di Salerno con Agropoli (Spiaggia libera porto, Torre San Marco, Lungomare San Marco e Trentova); Ascea (Piana di Vella, Torre del Telegrafo, Marina di Ascea); Pollica (Acciaroli e Pioppi); Vibonati (Torre Villammare-Santa Maria le Piane e Oliveto); Positano (Spiaggia grande, Arienzo e Fornillo); Sapri (Cammarelle, Lungomare di Sapri e San Giorgio); Centola (Marinella e Palinuro); San Mauro Cilento (Mezzatorre); Montecorice (San Nicola, Baia Arena, Capitello e Spiaggia Agnone); Capaccio (Varolato-La Laura-Casina d'Amato, Ponte di ferro-Licinella, Torre di Paestum-Foce Acqua dei ranci); Pisciotta (Sud e Nord); Casal Velino (Dominella-Torre e Lungomare-Isola); Castellabate (Largo Tresino, Marina Piccola, Pozzillo-San Marco, Punta Inferno e Baia Ogliastro).
Complessivamente, la situazione del mare italiano sembra migliorare: il numero delle spiagge "da sogno" sale a 342, mentre sono 163 i Comuni e 67 gli approdi turistici premiati sulla base di 32 criteri relativi alla gestione sostenibile del territorio (dalla depurazione delle acque alla gestione dei rifiuti, dalle piste ciclabili agli spazi verdi, ai servizi degli stabilimenti balneari). L'aumento è evidente: dalle 293 spiagge doc del 2016 si è passati alle 342 del 2017, pari a circa il 5 per cento di quelle premiate a livello mondiale; da 152 Comuni si è passati a 163, undici in più rispetto allo scorso anno; i 67 approdi premiati, come spiegano dalla Fee, «dimostrano che la portualità turistica ha consolidato le scelte di sostenibilità intraprese, rispondendo ai requisiti previsti per l'assegnazione internazionale, garantendo la qualità e la quantità dei servizi erogati nella piena compatibilità ambientale».