Un fiume colorato per dire no alla camorra in una terra che di morti ammazzati ne ha avuti tanti. A Gragnano si sono ritrovati ragazzi di ogni età in una manifestazione voluta per unirsi al resto d'Italia che dedica il 21 marzo alla lotta alle mafie. Settecento in corteo hanno sfilato in strada, alunni di ogni età. Gragnano ha avuto la sua giornata di riscatto. Dai più piccoli delle elementari con i palloncini colorati, ai liceali dietro gli striscioni del Milani. A Castellammare no. Niente corteo o iniziativa promossa dal comune. Così una delegazione di ragazzi e insegnanti della Panzini si è unita alla grande festa per la legalità voluta da istituzioni e giovani a Gragnano. Nel lungo corteo gli stabiesi si sono ritrovati dietro lo striscione dell'Ashram, che nel centro antico è costante presidio di legalità con l'accoglienza ai migranti in un bene confiscato alla camorra. Nella città che nel 1996 fu ucciso, perché si era ribellato al racket, l’imprenditore Michele Cavaliere, in tanti hanno voluto dimostrare di non averlo dimenticato. Oggi nella strada a lui intitolata una delegazione dell’amministrazione guidata dal sindaco Paolo Cimmino e gli studenti di Gragnano hanno lasciato un mazzo di fiori. "Ci sono ancora famiglie che attendono giustizia" ricorda il sindaco.