Un amore breve, finito nel peggiore dei modi. Un anno fa la grande festa a Napoli per i trent'anni della griffe di moda, il party esclusivo e l'ammirazione di tutta la città. Oggi l'idillio tra Napoli e Dolce & Gabbana sembra essersi spezzato, perso tra polemiche social per i nuovi spot firmati da Matteo Garrone e portato addirittura in tribunale con una firma illustre, Maradona. L'ex campione argentino ha infatti annunciato di aver citato in tribunale i due stilisti perché "durante una loro sfilata a Napoli, hanno utilizzato il mio nome, senza alcuna autorizzazione"", afferma l'asso argentino.
Nell'ambito dei festeggiamenti del luglio 2016, quando Napoli venne invasa dalla moda D&G (sponsor dell'altro grande argentino Lionel Messi), ci fu infatti una sfilata in notturna tra i vicoli di San Gregorio Armeno, la zona simbolo nel mondo dei presepi. Una notte particolare, con Sofia Loren che assisteva al defilé su un trono rosso sugli antichi basoli e tra le modelle, per un omaggio alla cultura di Napoli, sfilò anche una modella con la maglia azzurra, il numero 10 e il nome di Maradona stampato sulle spalle. Un'iniziativa che non è andata giù all'argentino che oggi ha annunciato la denuncia per lo sfruttamento della sua immagine: "Pur conservando per il loro lavoro stima e considerazione – afferma Maradona in una nota diffusa dal suo manager Stefano Ceci - sono stato costretto a tutelare i miei interessi violati da una politica di marketing speculativo da parte degli stilisti. Ora attendo con serenità la decisione dei giudici italiani". Maradona, si apprende dall'entourage dell'argentino, è stato infastidito dal fatto che i due abbiano riproposto, "solo per fini commerciali, la mitica maglietta con cui Diego ha raggiunto i grandi traguardi sportivi a Napoli". La sfilata ebbe infatti grande eco a livello internazionale e Maradona ha deciso di agire "per principio e per senso di giustizia".
E le polemiche non sono mancate in questi giorni anche da parte di molti cittadini napoletani a cui non sono piaciuti gli spot televisivi del profumo Dolce e Gabbana, girati da Matteo Garrone nei vicoli di Napoli con protagoniste le star di "Games of Thrones" Emilia Clarke e Kit Harrington. "Dovremmo quindi essere grati a D&G, brand di lusso che ha visibilità mondiale, per l'immagine perpetua e stereotipata di una Napoli, pizza e mandolino? Tutto ciò appare degradante, anacronistico e sopratutto patetico", commenta sul profilo Facebook della griffe Alberto. A far arrabbiare i napoletani le scene dei vicoli con persone che ballano in strada, garzoni che girano con le pizze e le zeppole dolci in mano, donne che preparano spaghetti in strada, personaggi vestiti da pulcinella. "Tutti i giorni a Napoli c'è gente vestita da Pulcinella o signore che cucinano la pasta e la mangiano per strada offrendola a tutti", commenta caustica una napoletana sotto il video pubblicato su Youtube, mentre un altro utente si chiede "perché ci vedono come se fossimo fermi agli anni '50?"
Ma il dibattito social non è monocorde: in tantissimi difendono gli spot, elogiandoli e spiegando che contribuiranno a portare altri turisti a Napoli, grazie all'aria festosa. E infatti alcuni utenti stranieri commentano affermando di voler fare un viaggio a Napoli.