Alla fine è arrivato il No dell'Europa sulla Legge di Bilancio presentata dal Governo italiano.
Rispettate le parte degli operatori di mercato, e i rumors; l’Europa ha bocciato la manovra del nostro governo dopo che questo aveva scelto di confermare il rapporto deficit/Pil al 2,4% per il prossimo anno senza riportare quei "cambiamenti sostanziali" che Bruxelles aveva richiesto. Per i commissari europei è ritenuta "particolarmente grave la violazione del debito, in caso affermativo.
Con questo parole l’Europa ha compiuto il primo passo ufficiale verso la bocciatura della manovra e veso l'apertura procedura d’infrazione.
Il passaggio successivoora sarà quello del Comitato economico e finanziario del Consiglio, che avrà due settimane di tempo per esprimere le proprie opinioni in merito.
Ogni tappa dovrà essere attentamente valutata dall’Ecofin, soprattutto quella inerente le sanzioni che non scatteranno automaticamente con l’avvio della procedura ma saranno applicate soltanto come extrema ratio.
In ogni caso, anche dopo l’eventuale pronuncia negativa dell’Europa sulla manovra, la procedura d’infrazione entrerà ufficialmente in vigore soltanto nel 2019.