LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Il fatto

Mamma uccisa dall'ex compagno, la figlia Martina: 'Vorrei incontrare l'assassino di mia madre'

La studentessa di giurisprudenza racconta la sua vita all'Università

di Redazione
Mamma uccisa dall'ex compagno, la figlia Martina: 'Vorrei incontrare l'assassino di mia madre'

"Il mio desiderio più grande è di incontrare l'assassino di mia madre e presentarmi, dirgli che sono la figlia della donna che ha ucciso, e poi andarmene senza dire nulla, senza rabbia, perché consuma solo chi la prova. E poi con me mia madre c'è sempre". A Palazzo Melzi a Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta, sede della facoltà di Giurisprudenza dell'Ateneo Luigi Vanvitelli, in un'aula gremita di studentesse e studenti, Martina Floriano, 19 anni e mezzo, ripercorre nel corso dell'incontro "Il silenzio degli innocenti" il dramma vissuto quando aveva sei anni e la madre, Valentina Colella fu uccisa a Spigno Saturnia, in provincia di Latina, il 15 marzo 2011 a colpi di pistola dall'ex compagno, allora agente della Polizia provinciale, che non accettava la rottura della relazione. La giovane parla anche e soprattutto della sua "redenzione personale dall'inferno", che da bimba in cura per anni presso psicologi, sballottata da una casa famiglia al padre violento da cui è poi fuggita, l'ha vista diventare una studentessa di giurisprudenza, "con sogni e ambizioni come li aveva mia madre", e con un uomo vicino, "mio nonno, che mi ama sul serio e che mi supporta in tutto".

Dopo il "buio totale" iniziale, la disgregazione della famiglia - "le grandi sofferenze - osserva - uniscono o dividono, e la mia famiglia ne è uscita divisa, ognuno si è chiuso in un suo mondo di dolore". Oggi Martina non ha più rabbia, nonostante l'assassino della madre, Carlo Emanuele Caliman, sia uscito di carcere dopo sei anni e faccia il docente. La giovane vive anche una "relazione seria" annuncia con un sorriso; "mi sento finalmente viva, anche perché ho sempre con me la luce di mia madre". Alle studentesse presenti, Martina dispensa con voce dolce e ferma un consiglio, che può sembrare semplice, ma non lo è affatto, perché necessita di una grande forza di volontà.

"Amate voi stesse, sforzatevi di capire il valore che avete e che nessuno vi può togliere, perché sono così capirete cosa è giusto o sbagliato. Mia madre l'aveva capito quando ha deciso di interrompere la relazione con l'ex, che la voleva sempre in minigonna e tacchi a spillo; mia madre voleva concentrarsi su di me, aveva anche lasciato l'Università per me, ma non ce l'ha fatta a realizzare il suo sogno. Inoltre non abbiate paura né vergogna di confidare ciò che vi accade, denunciate perché chi vi fa del male non vi ama". Agli studenti presenti, Martina dice che "le donne non sono una cosa da possedere, peraltro che gusto c'è nel possesso? Noi donne percepiamo una carezza o un bacio dati per vero amore. State attenti alle parole, perché anche quelle fanno molto male".


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21-11-2023 15:11:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA