LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Il fatto

Mamma positiva, bimbi e marito prigionieri da un mese: 'Abbandonati, nessuno ci risponde'

La denuncia: 'All'Asl telefoni staccati, inutile chiamare'

di Mariella Parmendola
Mamma positiva, bimbi e marito prigionieri da un mese: 'Abbandonati, nessuno ci risponde'

È chiusa in casa con il marito e tre figli piccoli da quasi un mese. "L'Asl non mi risponde, in tutte queste settimane sono riuscita a parlare una sola volta con l'ufficio che si occupa del mio caso" racconta ormai esasperata. Costretta da positiva all'isolamento, insieme al resto della famiglia. Bimbi e marito sono negativi, ma accomunati dalla stessa esperienza. "I miei figli non hanno mai cominciato la scuola e mio marito è assente da lavoro da settimane. Nessuno ci dice se dovranno rifare il tampone, quando potranno uscire". Tutti a casa, con il tempo che sembra essersi fermato. Ogni data è fissa nella sua mente, in questo calendario del Covid. "Ho cominciato a non sentirmi bene il 26 settembre" racconta, riavvolgendo il nastro della sua storia. Un po' di sintomi da influenza fanno scattare l'allarme, poi la certezza di dovere fare il tampone quando si scopre che la sorella è positiva. Comincia così la vita da prigionieri di una famiglia di Santa Maria la Carità. Il 27 settembre la mamma chiama l'Asl, che si attiva per farle il tampone. La prima settimana passa in attesa che qualcuno bussi alla sua porta. "Sono arrivati il 2 ottobre e ho saputo di essere positiva il 6" spiega. Poi i tamponi ai suoi familiari, che non sono stati contagiati e di nuovo il nulla. Solo ieri, a distanza di 13 giorni, il test di controllo per la mamma. "In tutto questo periodo ho tante volte chiamato l'Asl, ai numeri che mi avevano dato e ad uno che mi sono procurata io". Solo dopo giorni arriva una spiegazione a quelle chiamate andate a vuoto, a numeri che risultavano sempre occupati. "Mi sembrava impossibile, nessuno rispondeva, né a me né alla mia dottoressa, sempre disponibile in questo lungo periodo" continua. Poi la risposta: "Una dottoressa mi ha detto che a Gragnano hanno messo i telefoni fuoriposto. Gli operatori sono stressati" continua. E, ora, lei non sa come dovranno comportarsi: "A mio marito l'azienda ha detto che penseranno loro a fare il tampone. Ma tutto questo è assurdo. Siamo rimasti intrappolati senza sostegno e informazioni. E non so ancora quando questo finirà".
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20-10-2020 10:05:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA