Ha smesso di respirare senza che nessuno sappia il motivo. Un'indagine interna all'ospedale e verifiche degli ispettori del Ministero della Salute, ma anche un'inchiesta della Procura, dovranno far luce sulla morte apparentemente inspiegabile di una bambina di soli 4 mesi nell'isola di Procida. Omicidio colposo è l'ipotesi di reato formulata dalla Procura della Repubblica di Napoli che ha disposto il sequestro del corpo della piccola Tea, morta stamattina nel pronto soccorso dell'ospedale isolano per cause tuttora avvolte nel mistero.
La piccola era stata portata ieri sera dai genitori al pronto soccorso, ma i medici, dopo averla visitata, l'avevano rimandata a casa. Il sequestro della cartella clinica e della salma della neonata è stato eseguito dai carabinieri della compagnia di Ischia che hanno proceduto d'ufficio, senza attendere la denuncia dei genitori che al momento ancora non è stata presentata. La salma della piccola, nata ad agosto scorso e deceduta ufficialmente per arresto cardiocircolatorio, è stata portata al secondo Policlinico di Napoli, dove nei prossimi giorni sarà sottoposta ad autopsia.
"La bambina stava benissimo, ieri sera non c'erano gli estremi per tenerla ricoverata qui" ha detto all'ANSA uno dei sanitari presenti nel pronto soccorso ieri sera. "Non aveva neanche la febbre quando è arrivata in ospedale. I genitori hanno detto che in giornata aveva avuto la febbre a 39 e le avevano somministrato paracetamolo, ma quando è arrivata in ospedale, verso le 22.30-23 la bambina era senza febbre e i parametri vitali erano buoni. Il respiro era normale, la frequenza ottima, il medico internista di turno ha auscultato le spalle e ventilavano bene, la bimba era vispa, cosciente".
"Stamattina - aggiunge il sanitario - è ritornata in ospedale con problemi di frequenza cardiaca bassa per cui il polso non era apprezzabile, il rianimatore l'ha intubata, le sono state praticate tutte le cure di rianimazione primaria di emergenza ma purtroppo non hanno risposto e la piccola è morta".
Sull'episodio è intervenuto il direttore generale dell'Asl Napoli2 Nord, Antonio d'Amore: "Siamo vicini al dolore della famiglia, apriremo un'inchiesta per verificare eventuali responsabilità, ma dalle prime indagini tutti i protocolli paiono essere stati osservati". "Sono mortificato ed arrabbiato, è la vita di una bambina che abbiamo perso", le parole colme di commozione del sindaco di Procida, Raimondo Ambrosino.