LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




il lutto

Luciano De Crescenzo: nella Basilica di Santa Chiara il saluto di Napoli al'ingegnere filosofo

L'artista riposerà a Furore, presto una strada porterà il suo nome

di Redazione
Luciano De Crescenzo: nella Basilica di Santa Chiara il saluto di Napoli al'ingegnere filosofo

Il "suo" popolo, quello napoletano, quello dell'Amore, come amava definirlo, non gli ha fatto mancare tutto l'affetto di cui è capace, oggi, nella Basilica di Santa Chiara, dove si sono svolte le esequie di Luciano De Crescenzo, scomparso giovedì a Roma, all'età di 90 anni.
Quelli dello scrittore, com'era prevedibile, sono stati funerali "in sintonia" con il suo carattere autoironico, anche grazie agli amici di sempre, come Marisa Laurito e Renzo Arbore; in una Napoli a lutto per volere del comune.
Accolta dall'applauso di almeno duemila persone, la salma è giunta da Roma accompagnata dalla figlia Paola, dai familiari più stretti e dall'agente Vincenzo D'Elia.
A rappresentare il sindaco di Napoli Luigi de Magistris - a Palermo, per celebrare Paolo Borsellino - c'era l'assessore alla cultura Nino Daniele il quale, nella sua orazione funebre, ha annunciato, tra gli applausi, che presto una strada ricorderà il suo nome: "Sarà precisamente, ma non a caso, vico Belledonne".
A celebrare i funerali è stato il giovane parroco Giovanni Paolo Bianco: "aveva il mare negli occhi e il Vesuvio nel suo cuore", ha detto nell'omelia.
"L'ultima volta ci siamo visti - ha ricordato il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca - è stato per la presentazione di un suo libro. Era molto provato, si capiva che era alla fine del suo percorso, vissuto però sempre con dignità e leggerezza anche quando guardava a problemi drammatici".
Tra malinconia e sorriso, invece, le parole di Arbore, quelle più apprezzate dai presenti, il quale rivolgendosi al suo caro amico guardando la foto posta accanto al feretro, ha raccontato un aneddoto risalente alle riprese del film "Il Papocchio" di cui sono coautori; si trovavano a Caserta e per volere di Luciano, quel giorno, le registrazioni vennero interrotte con l'obiettivo di recarsi a Napoli ad assistere al miracolo di San Gennaro,
proprio nella Basilica di Santa Chiara (dove oggi si sono svolti i funerali). Tutto il cast, da Isabella Rossellini a Roberto Benigni, si reca alla cerimonia. La liquefazione del sangue del santo, però, ritarda e questo punto De Crescenzo chiede a Benigni ("che era comunista", ricorda Arbore) di inginocchiarsi.
Lui tentenna ma poi esaudisce il desiderio e il miracolo si compie, proprio in quel momento.
In generale, l'ingegnere-filosofo "ha rappresentato una pagina straordinaria della Napoli dell'affetto e del sorriso", ha detto Arbore.
 Amaro, invece, il passaggio dell'attore e regista Geppy Gleijeses, che con De Crescenzo ha lavorato in "Così parlò Bellavista": lo scrittore fu minacciato dalla camorra a causa della scena dove Nunzio Gallo interpreta un camorrista che chiede il pizzo.
Accorati gli interventi di Benedetto Casillo, del sociologo Domenico De Masi e di Marisa Laurito: "'Tutto cambia, mi dicevi, ma non cambierà mai il bene che ti voglio", ha detto l'attrice.
Poi l'ultimo, grande applauso al feretro, in partenza per essere tumulato a Furore, in costiera amalfitana.


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20-07-2019 18:19:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA