DOMENICA 08 SETTEMBRE 2024




CALCIO

L'importanza di chiamarsi Pepe.

I motivi della disfatta di Udine

di Luca Cimmino
L'importanza di chiamarsi Pepe.

"E' la squadra a fare il calciatore, non il calciatore a fare la squadra". Senza dubbio questo assioma del calcio è e sarà sempre valido, 1/11 non può cambiare la gara e probabilmente neanche i grandi della storia del calcio sarebbero stati così grandi senza degli ottimi compagni di squadra ma, quando hai carattere e sei un leader oltre ai valori tecnici e tattici, la legge non scritta del calcio inizia a scricchiolare. 

La partita di Udine giocata e persa dal Napoli si può sintetizzare in una sola frase, l'assenza di Pepe ReinaNell'ultimo mese e mezzo il portiere spagnolo non lo si può esimere da colpe, qualche sua incertezza è costata cara, ma i leader hanno quell'intrinseca capacità di farsi notare quando non li hai tra le tue fila e, inevitabilmente, ne senti la mancanza.

Reina se fosse stato in campo oggi probabilmente avrebbe catechizzato Ghoulam, accorciato Albiol, tranquillizzato Koulibaly e spronato la squadra fino alla fine, cosa che ha poco a che vedere col vincere o perdere, quando lui non c'è il Napoli perde ordine, attenzione e compattezza, caratteristiche che non può darti un portiere bravo ma acerbo come Gabriel. Neanche la disfatta di Bologna mostrò così tante lacune come oggi, l'Udinese è entrata in area ogni qual volta voleva, ha tirato 7 volte in porta e 10 totali, numeri che fanno rabbrividire pensando al solito Napoli, tra le prime in Europa per meno tiri subiti.

Il nervosismo che ne scaturisce alla fine lo paghi e ne sono sintomo le espulsioni di Sarri ed Higuain. 

Anche il gioco inizia a perdere di efficacia, i tocchi di palla da due passano spesso a tre, gli errori sono continui e dettati da poca attenzione e concentrazione. Il tutto riconducibile all'assenza di un solo giocatore? Quando si raggiunge l'eccellenza anche soltanto un dettaglio può farti perdere una partita e quando quel dettagli si chiama Pepe Reina a maggior ragione.

A questo punto viene lecito pensare a come sarebbe stato il Napoli senza Reina questa stagione e con Reina nella scorsa.


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03-04-2016 14:19:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA