Passa la linea dura. L’occupazione continua a oltranza. I ragazzi del Liceo Classico dopo la giornata ad alta tensione di ieri non intendono mollare. Prosegue la protesta per la mancanza di aule che li costringe a turni e a lezioni nei corridoi. Questo è l’esito dell’assemblea in cui questa mattina sono state discusse le proposte fatte dal sindaco Toni Pannullo e dalla preside Fortunella Santaniello nella giornata di ieri. Deciso quindi un presidio di alunni nella palestra, nei corridoi e in alcune aule dell’istituto Plinio Seniore. I ragazzi intendono restare nella scuola anche domani, fino a quando non avranno risposte. Primo effetto della decisione è il rinvio dell’Open Day previsto per oggi pomeriggio. Gli studenti incrociano le braccia e non hanno alcuna intenzione di partecipare alla giornata di orientamento offerta ai più piccoli che debbono decidere a quale scuola superiore iscriversi. Del resto la maggiore contestazione dei ragazzi è proprio su questo tasto. “Siamo troppi e abbiamo poche aule. Sbagliato accettare tante iscrizioni senza le strutture” dicono i rappresentanti di istituto. Mille e duecento gli alunni del Plinio Seniore divisi tra la centrale e due succursali. Non ha convinto la proposta di Pannullo che intende offrire come comune i locali dell’ex Pretura. “Soluzione lontana” ribattono i ragazzi. Se ne parlerebbe addirittura l’anno prossimo. Continua il braccio di ferro mentre sulla giornata di ieri indaga la polizia. Completamente discordanti le versioni di insegnanti e alunni. A provocare gli scontri la decisione di alcuni professori di bloccare l’ingresso per fare entrare solo chi voleva fare lezione. Un cordone che è stato travolto dai ragazzi intenzionati a entrare. Da qui le testimonianze divergono. La dirigente scolastica ha parlato di suoi professori travolti dagli studenti, in due sono andati in ospedale a farsi refertare. Ad avere la peggio la vicepreside Domestico. Da ieri a oggi si moltiplicano, però, le testimonianze di ragazzi che sostengono di essere stati presi a calci e tirati per i capelli. “Tutto falso” replica la preside. Un clima che resta teso, mentre la maggioranza degli alunni si organizza per restare a scuola notte e giorno.