Le stelle 'in caduta libera' confermano uno dei pilastri della teoria della Relatività generale di Albert Einstein: il principio di equivalenza, in base al quale in un campo gravitazionale tutti gli oggetti 'cadono' con la stessa accelerazione, indipendentemente dalla loro massa.
Il risultato è pubblicato sulla rivista Astronomy & Astrophysics dal gruppo coordinato da Guillaume Voisin, dell'Università britannica di Manchester, che ha utilizzato il radiotelescopio di Nanay (Francia), per studiare i segnali emessi dalla pulsar J0337+1715, una stella di neutroni che brilla in modo regolare, come un faro cosmico, e che racchiude una massa quasi una volta e mezzo quella del Sole in un nucleo dal diametro di appena 25 chilometri, come una piccola città.
"Einstein definì - il pensiero più felice della mia vita - l'avere capito che il principio di equivalenza è connesso alla struttura intima dello spazio-tempo e alla gravitazione", spiega il fisico Salvatore Capozziello, che insegna cosmologia e Relatività generale all' Università Federico II di Napoli ed è associato all'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.