Manca poco al chiAMAchiama 2017. L’evento è promosso dall’Associazione Comunità Tabor di Castellammare, fondata da Don Fabio Di Martino che quest’anno insieme alla sua équipe vi faranno riscoprire la “bellezza del Creato”.
Due giorni, primo e due luglio, in una manifestazione che si terrà al porto di Castellammare.
Ma veniamo al 2 luglio, per vivere un momento che ha in sé dello straordinario.
Sì, perché ad aprire l’adorazione eucaristica, presieduta dall’Arcivescovo Francesco Alfano, ci sarà il reliquiario delle “Lacrime di Maria”, arrivato per la prima volta nel nostro territorio dal santuario di Siracusa.
I colori si sbiadiscono e la pellicola in bianco e nero ci riporta alle immagini di repertorio di quell’agosto del 1953 in cui un quadretto di gesso, raffigurante il cuore Immacolato di Maria cominciò a lacrimare.
Il quadretto era stato un regalo di nozze di due giovani coniugi siracusani, Angelo Iannuso e Antonina Lucia Giusti. La signora Antonina era in attesa del primo figlio e da subito la gravidanza si presentò difficile, al punto da provocarle spesso l’abbassamento della vista.
Ma il 29 agosto la situazione peggiorò e intorno alle tre di notte, per i forti dolori, la signora divenne cieca. Lo scoraggiamento fu notevole, anche perché non c’è momento peggiore della notte per chi soffre.
Intorno alle 8,30 del mattino, Antonina si sentì bagnare il viso come da gocce. Era il quadretto di gesso posto in capo al letto che le stava rilasciando. La signora esclamò : “La Madonnina piange!”, facendo accorrere anche il marito. Con la vista ritrovata e un rinnovato vigore, la gravidanza proseguì miracolosamente senza più alcuna difficoltà.
Il parroco don Giuseppe Bruno, con il permesso della Curia, il primo settembre si recò a casa dei Signori Iannuso con alcuni dottori del Laboratorio di Igiene e Profilassi della Provincia per raccogliere quel liquido ed sottoporlo ad analisi cliniche. I filmati del tempo in quei giorni della lacrimazione mostrano il volto della Madoninna con gli occhi visibilmente gonfi. Eppure era un quadretto di gesso!
Dopo quel prelievo il fenomeno cesserà del tutto.
Tra gli esperti, il dott. Cassola, dichiaratamente ateo, fu incaricato di presiedere la commissione scientifica. Dopo analisi chimico-fisiche-biologiche, la scienza incredula ammise che si trattava proprio di lacrime, lacrime UMANE!
Il 12 dicembre l’episcopato di Sicilia chiarerà autentica la lacrimazione prodigiosa e il 17 ottobre Papa Pio XII in un radiomessaggio annuncerà al mondo il miracolo di Siracusa.
La piccola stradina in via degli Orti dove abitavano i Iannuso divenne subito meta di pellegrinaggi. Moltissimi i miracoli che si ebbero.
Per accogliere i fedeli, sempre più numerosi, fu necessaria nel 1989 la costruzione del santuario la cui forma richiama una lacrima caduta dal cielo. Il tempio venne poi consacrato da San Giovanni Paolo II il 6 novembre del 1994.
Le lacrime di Maria sono custodite nel prezioso reliquiario che arriverà il 2 luglio al porto di Castellammare di Stabia. Questo stesso reliquiario fu richiesto dal dottor Cassola sul letto di morte. Stringendolo al petto e singhiozzando, quelle lacrime consegnarono quell’uomo di scienza ormai convertito al Dio dell’amore e dell’eternità.
Da sempre la Madonna è apparsa nel corso dei secoli per guidare i suoi figli, ma l’unicità di questo prodigio è nel dato tangibile delle lacrime.
Maria è madre e partecipa alle tribolazioni dell’Umanità e tutti si devono sentire consolati da questo intervento divino, perché è nel mistero della sofferenza che si manifesta la potenza di Dio.
E allora? Cos’altro aggiungere? Non si può perdere questo incontro speciale e tenerissimo con “La Madre” del 2 luglio, per la IV edizione del ChiAMAchiama 2017 al porto di Castellammare di Stabia alle ore 20.