LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Il caso

Latitante per 14 anni, Marco di Lauro si nascondeva a Napoli: era in una casa a Chiaiano

Il questore: "Non era armato e non ha opposto resistenza"

di Redazione
Latitante per 14 anni, Marco di Lauro si nascondeva a Napoli: era in una casa a Chiaiano

L'hanno cercato per quattordici anni. Latitante da quando era giovanissimo, era temuto per avere continuato a reggere le sorti del clan anche durante la fuga. Dall'Asia, Sudamerica ed Europa. Alla fine era a Napoli in un'abitazione di Chiaiano, in via Emilio Scaglione 424, a pochi chilometri dalla sua roccaforte di Secondigliano. Cosi è finita la latitanza di Marco Di Lauro, inserito nell'elenco dei ricercati del ministero dell'Interno al secondo posto subito dopo Matteo Messina Denaro. Oggi ha 38 anni ma era solo un ragazzo quando fece perdere le sue tracce, 14 anni fa nel corso della «notte delle manette» quando mille uomini dello Stato invasero i quartieri Scampia e Secondigliano coadiuvati dagli elicotteri ed eseguirono 53 ordinanze. Ricercato anche in campo internazionale, secondo gli inquirenti, Marco Di Lauro avrebbe intrapreso la ricostruzione del clan guidato dal padre Paolo Di Lauro, detto Ciruzzo 'o Milionario. "Di Lauro non era armato e non ha opposto resistenza". Lo ha detto il questore di Napoli, Antonio De Jesu, che è sceso dai suoi uffici per accogliere i suoi uomini che, insieme all'Arma dei Carabinieri, hanno condotto l'operazione nel pomeriggio di oggi. Soddisfatto anche il comandante provinciale dei Carabinieri di Napoli, colonnello Ubaldo Del Monaco, che ha evidenziato che l'azione si è svolta sotto il coordinamento della Dda di Napoli guidata dal procuratore Melillo. "Siamo contenti", ha aggiunto Del Monaco. Il clan Di Lauro è stato protagonista tra il 2003 ed il 2005 di una delle più sanguinarie faide di camorra. Lo scenario sono stati i quartieri dell'area nord occidentale di Napoli - quelli di Secondigliano e di Scampia, ed alcuni Comuni della zona a nord. A scatenare la faida che vedeva contrapposti i fedelissimi del clan e alcuni ex appartenenti che decisero di mettersi in proprio - da qui il nome di "girati" o di scissionisti - fu il controllo del traffico degli stupefacenti nella zona di Scampia e di Secondigliano.


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02-03-2019 19:07:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA