LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




La storia

Lady multa, disoccupata batte ogni record: 100 sanzioni in un mese

Per una dimenticanza a Raffaela Tofani richiesti 10 mila euro

di Redazione
Lady multa, disoccupata batte ogni record: 100 sanzioni in un mese

Da sette anni senza lavoro si trova sepolta dalle sanzioni e si aggiudica il titolo di Lady multa, battendo ogni record. L'appuntamento settimanale con il postino è diventato qualcosa di teatrale come solo a Napoli sanno essere certe situazioni a metà tra il comico e il drammatico. Lui, con in mano il solito pacco di multe, ormai le risparmia le parole di circostanza che prima le riservava, limitandosi ad annunciare la solita posta. Lei, la protagonista di questa storia, Raffaela Tofani (un errore all'anagrafe le ha accorciato il nome di una elle), disoccupata dal 2009 quando ha perso il posto di colf in un istituto religioso, neanche le apre più quelle buste verdi tutte uguali che le intimano di pagare 100 euro per ogni volta che ha violato la Ztl del centro storico passando con la sua macchina senza permesso. Un centinaio le multe collezionate nell'ultimo mese dalla signora per un corrispettivo di circa 10 mila euro. Numeri da Guinness dei primati destinati ad aumentare, visto che le sanzioni - che partono da luglio - si fermano alla fine di agosto mentre le infrazioni sono andate avanti fino ai primi di ottobre. A naso, ne mancano una cinquantina.
Questo non perché 'Lady multa', come è già stata ribattezzata la signora, sia insensibile alle regole, di sicuro è un po' distratta. E' successo infatti che pur avendo regolarmente pagato gli oneri previsti per circolare, non abbia mai completato l'iter saltando un passaggio decisivo, quello dell' inserimento della targa della sua auto nel sistema che divide gli autorizzati dai trasgressori.
"Una dimenticanza in buona fede", si difende, risultata fatale. E' stato così che la signora Raffaela, convinta di essere in regola, ha violato sistematicamente la Ztl di via Mezzocannone, a Napoli, passaggio obbligato per raggiungere l'alloggio del Comune in cui abita. Su e giù, più volte al giorno, sotto l'occhio della telecamera che la riprendeva.
Fino a quando, il 7 ottobre scorso, il postino ha bussato alla sua porta consegnandole un rotolo di avvisi di giacenza lungo quattro metri, presagio delle prime venti multe cui sono seguite tutte le altre. Ora la signora si è messa in regola ma le multe continuano ad arrivare. "Ormai non le apro neanche più - prova a scherzarci con ironia tutta partenopea, il tavolo della cucina completamente ricoperto di multe - ma la verità è che da un mese vivo nell'angoscia più totale. Mi appello al sindaco. Non ho i soldi per pagare e non ho nulla di proprietà, ma posso lavorare per saldare il debito. Fermi quest'incubo".
Raffaela, vedova e con tre figli anch'essi disoccupati, ha dei precedenti anche con Equitalia che le valgono l'etichetta di 'tartassata'. "Sono appena uscita vincitrice da un contenzioso, che ho ricevuto quest'altra botta. Forse dovrei farmi benedire".
L'avvocato Matteo Morici che l'assiste annuncia ricorso al giudice di pace: "E' un caso del tutto eccezionale anche per il numero delle multe. Punteremo a mettere in rilievo le inefficienze della Pubblica Amministrazione nelle notifiche.
Inoltre la signora ha pagato e di questo si dovrà tenere conto".
Un tentativo di risolvere il problema per vie legali laddove basterebbe solo un po' di buon senso.
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10-11-2016 19:21:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA