E' circondato dai suoi fiori. Nel giorno dell'addio di Pasquale Malafronte, tanti i parenti e gli amici arrivati nella chiesa dell'Annunziatella per i suoi funerali. L'anziano ucciso da uno dei suoi cani è tornaro nel suo quartiere per l'ultimo viaggio. Ad accompagnarlo i figli e molti degli imprenditori del mercato dei fiori che lo conoscevano da anni. In chiesa duecento persone a stringersi attorno ai figli Lucia, Ciro, Antonella, Giuseppe e Lina. Dall'altare ha consolato tutti con la sua omelia il parroco, don Antonio Staiano, ricordando l'uomo amato e stimato per la sua professione e la passione per gli animali. Tornato nella sua città quando la moglie si era ammalata un anno e mezzo fa, l'imprenditore tra i più affermati al mercato dei fiori tra Pompei e Castellammare, aveva lasciato nel salernitano il suo cuore. Lì, infatti, si era trasferito venti anni fa costruento il suo impero lontano dalle Fontanelle. Una vita spesa tra Battipaglia e Castellammare dove poi vendeva i fiori coltivati nella sua tenuta. Alla morte della moglie la decisione di tornare definitivamente nella periferia stabiese, anche se poi ogni mattina tornava dai suoi cani. Fino a lunedì quando è avvenuto il suo ultimo viaggio. Arrivato lì ha trovato la morte provando a difendere il cucciolo che era nella sua auto da uno dei due cani. Una salvezza per i piccolo yorkshire che ha pagato con la vita. Una morte tragica di cui non si riescono ancora a rassegnare i figli, costretti a sopportare la perdita del padre dopo il dolore per la scomparsa della madre. Per Pasquale Malafronte questa mattina un addio che in tanti avrebbero voluto non dovere accettare.