E’ già cominciato il rito del lungo addio, per un boss che di amici ne aveva tanti. Appena si è diffusa la notizia, amplificata dai social, molti hanno voluto dimostrare il loro affetto per don Antonio Polese. Stroncato da una malattia che nell’ultimo mese gli ha fatto girare ben tre strutture sanitarie, per Polese è il momento delle commemorazioni. Domani pomeriggio si svolgeranno i funerali nella chiesa di San’Antonio Abate, alle 15. Morto da poche ore è già una icona. Il 'boss delle cerimonie' è sul presepe di Napoli. Una sua statuina è stata realizzata dall'artigiano di San Gregorio Armeno, Marco Ferrigno. Ma in tanti vogliono, in queste ore, stare vicino alla famiglia che ha allestito la camera ardente nel salone d’ingresso di casa sua. Il suo castello, come lo chiamava lui. 
"Ci sembrava doveroso - dice Ferrigno - che la sua statuetta comparisse sull'immaginario presepe che noi realizziamo legato al mondo dell'attualità". Su Real Time per ricordare il boss andrà in onda una maratona di tutte le trasmissioni con Antonio Polese. Del resto la sua trasmissione con le cerimonie riprese direttamente alla Sonrisa è tra le più seguite da tempo, un successo che ha rilanciato anche lo sfarzoso albergo a Sant’Antonio Abate. “Abbiamo perso un amico e un uomo di grande generosità. Grazie alla sua forza e al suo carisma, Don Antonio è riuscito a portare in Italia in modo unico e irripetibile il genere televisivo del 'family business' ". E' il ricordo della rete televisiva Discovery Italia, affidato a Laura Carafoli, sul cui canale Real Time andava in onda il reality tv con protagonista Antonio Polese, titolare dell'hotel-ristorante ''La Sonrisa'', morto all'età di 80 anni. "Il nostro Boss delle Cerimonie - scrive Discovery - ha avuto la capacità di arrivare a tutti e di generare un'affezione immediata con il suo grande pubblico".
In ricordo di Don Antonio, Real Time ha deciso di mandare in onda domani venerdì 2 dicembre dalle ore 14.50 una maratona de "Il Boss delle cerimonie". Teatro di tante feste, matrimoni e comunioni che don Antonio definiva da “sogno”, ora nell’albergo la Sonrisa si sono spente le luci. Il castello adesso è senza il suo boss.