Il colpo sull’acceleratore, l’auto che la investe. Lei che finisce sull’asfalto mentre lui già non c’è più. Da sola prova a chiamare aiuto, i soccorsi arrivano. Lei finisce in un letto di ospedale in attesa di essere operata, lui a Poggioreale. Poteva ucciderla. Sono state le 24 ore più lunghe della sua vita per Salvatore De Maria che da ieri pomeriggio deve rispondere dell’accusa di tentato omicidio per avere investito con l’auto l’ex compagna. Ad ordinare il fermo in carcere del pregiudicato di 38 anni, che ha travolto la sua fidanzata sui boschi di Quisisana, è il pm della Procura di Torre Annunziata che segue le indagini. Lo stabiese è fuggito dopo avere investito l’ex fidanzata al termine di una lite furibonda, ma i carabinieri coordinati dal maggiore Donato Pontassuglia e dal tenente Andrea Marra, sono riusciti a rintracciarlo entro poco tempo. Interrogato in caserma per diverse ore e poi stato portato a Poggioreale in serata. Gli inquirenti stanno acquisendo tutti gli elementi utili per ricostruire il pomeriggio di follia che poteva costare la vita alla donna di quarant’anni che si è ritrovata ferita e abbandonata in una zona isolata di Quisisana. Entrambi di Castellammare, i due si erano conosciuti dieci anni fa. Prima l’amore e poi i litigi e le gelosie. Fino al tragico episodio di ieri. Adesso per lei si tratta di cancellare l’incubo, per lui di difendersi dalla pesante accusa di avere cercato di uccidere la donna che aveva amato.