VENERDÌ 22 NOVEMBRE 2024




Cinema

La rubrica Habillè continua il suo percorso di arte cinema musica

Evan Mcgregor/Moulin Rouge

di Redazione
La rubrica Habillè continua il suo percorso di arte cinema musica

Evan McGregor nasce a Perth in Scozia nel 1971. I suoi genitori sono due brillanti insegnanti. Nel corso della sua prima gioventù non si evince ancora, quello che sarà il suo straordinario talento per la recitazione, arricchito da una voce estremamente virile, situata a metà strada tra il timbro baritonale e tenorile. Se tralasciamo i quasi insignificanti esordi, non possiamo non citare il film che l’ha reso celebre, ovvero “Trainspotting” la cui regia fu firmata nel 1996 da Irvin Welsh. Il primo vero impatto nel mondo di celluloide, infatti, lo vede calato nella tremenda quanto toccante parte dell’eroinomane. Ma il dotatissimo e dolcemente folle regista Baz Luhrmann, ha ben altri progetti per lui. Poco tempo dopo infatti, il non altissimo Evan (appena 1,78 cm) incontrerà la già immensa attrice australiana (e ci riferiamo anche ai suoi 182 cm di altezza a piedi nudi) Nicole Kidman, nel capolavoro della filmografia romantica più commovente degli ultimi vent’anni: “Moulin Rouge”. L’impegno imponente di Luhrmann, sarà distribuito nell’arco di ben quattro anni di lavorazione, che condurranno al risultato finale solo nel 2001. La storia, peraltro notissima, non valse a nascondere la concreta relazione amorosa che nacque tra i due protagonisti. Un’America, al solito, perbenista, si scagliò contro la Kidman, rea di essersi fatta consolare dal sensibilissimo McGregor, lasciandosi troppo frettolosamente alle spalle una relazione finita male con Tom Cruise. I fatti però diedero ragione alla meravigliosa artista australiana, la quale volle semplicemente liberarsi delle pericolose manie da cui era affetto un’ormai invasato Cruise, totalmente reso schiavo dalla maledettissima setta Scientology. Quest’ultima portò quasi al collasso nervoso la Kidman; ella ritrovò tra le braccia di Evan e nei suoi baci, sacrosanti e passionali, la gioia di vivere. Il loro breve ma intenso amore diede luce e magia all’irripetibile “Moulin Rouge”, (le effusioni che i due artisti si scambiarono erano concrete) la cui insuperabile colonna sonora trova due potentissimi sbocchi nel brano di Elton John “Your Song”, addirittura migliorato da Evan, e nel capolavoro firmato da David Foster “Come What May”, che trascrive la sentita e disperata dichiarazione d’amore di Christian a Satine, nello scintillante scrigno dei più grandi amori della storia della cinematografia di tutti i tempi.

Articolo di Cristiano Vettosi, scelta immagini di Paul Key.


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11-09-2018 20:21:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA