Quaranta bimbi, alcuni ancora piccolissimi. Con sguardi allarmati sono approdati questa mattina nel porto di Napoli. Sulla nave della speranza, piena all’inverosimile, anche i copri senza vita di due ragazze nigeriane. Alla fine hanno toccato terra in mattinata a Napoli i 1.444 migranti soccorsi dalla nave 'Vos Prudence' di Medici Senza Frontiere al largo della Libia. Un 'benvenuti a Napoli' su uno striscione esposto da alcuni giovani nel porto dove è arrivata la nave con quasi 1500 migranti soccorsi da Medici Senza Frontiere. Dalla banchina è partito il saluto con un applauso e incoraggiamenti. Dalla nave la risposta degli immigrati che hanno alzato le braccia in segno di ringraziamento verso i giovani napoletani. Tre giorni di viaggio in difficili condizioni di sovraffollamento, visto che il mezzo umanitario ha una capienza di 600 persone. A restare in Campania saranno in cinquecento, gli altri saranno accolti in altre regioni.
Non ha potuto attraccare in Sicilia a causa delle disposizioni legate al G7 di Taormina. Il blocco degli sbarchi sull'isola durante il vertice, ha sottolineato il capo della Polizia, Franco Gabrielli, "è stata una vicenda strumentalizzata" visto che era collegato "quasi esclusivamente all'impegno gravoso che avevano le forze di polizia" e "le persone soccorse sono state 11mila, a significare che sono polemiche da cortile di casa". Il segretario del Pd, Matteo Renzi, si è rivolto all'Europa che "ha bisogno di umanità, non può girare la testa dall'altra parte quando accadono le tragedie nel Mediterraneo".
Sulla Vos Prudence anche i cadaveri due ragazze nigeriane di 19 e 21 anni recuperati su un gommone. "Entrambe - ha spiegato Michele Trainiti, responsabile delle operazioni di salvataggio in mare di Msf - si trovavano sullo stesso gommone. Una è arrivata viva ma poi è morta durante lo sbarco. L'altra era già morta sul gommone". Decessi "probabilmente per asfissia, perché i gommoni sono stracarichi e sono assolutamente inadatti al trasporto di così tante persone".
Dopo l'allarme sulla mancanza di viveri a bordo, la nave è stata fatta fermare brevemente a Palermo ieri sera per essere rifornita di beni di prima necessità. A bordo anche donne incinte e 40 bambini con meno di 5 anni, uno di appena una settimana. Si tratta di migranti partiti dalla Libia. "Molti di loro - ha denunciato Trainiti - presentano fratture in varie parti del corpo, conseguenze del clima di violenza nel Paese. Un giovane che abbiamo soccorso era stato torturato per mesi. Lo abbiamo raccolto da un gommone e trasferito in ospedale a Lampedusa dove però purtroppo è morto". L'esponente di Msf ha anche evidenziato come nelle operazioni di salvataggio, fatte ininterrottamente su dodici barconi, dalle 7 del mattino alle 5 del pomeriggio non si sia vista in zona nessun'altra nave: "dobbiamo ringraziare solo la Guardia Costiera. Dove era Frontex, dove erano quelli che ci hanno criticato?".