GIOVEDÌ 21 NOVEMBRE 2024




Il fatto

La mamma di Ale, il grido da Gragnano: 'Uccide due volte chi mette sullo stesso piano vittime e carnefici'

L'appello ai ragazzi: 'Abbiate il coraggio di denunciare, la vostra vita è preziosa'

di Redazione
La mamma di Ale, il grido da Gragnano: 'Uccide due volte chi mette sullo stesso piano vittime e carnefici'

Chiede a tutti di denunciare e di non giustificare quello che non si può. Dopo mesi di silenzi la madre di Alessandro parla con un lungo post su Facebook. Per i genitori del ragazzo che si è buttato dalla finestra della sua cameretta il primo settembre gli arresti dei cinque bulli tra cui due fratelli indagati per instigazione al suocidio del figlio rappresenta un'altra ferita che si apre. Ma questa volta Katia Buonopane se la prende anche con la Chiesa e chi come il parroco don Gerardo Cesarano definisce tutte vittime. Ale, il tredicenne di Gragnano, che non c'è più e il quattordicenne vittima per tre anni anche di violente aggressioni sullo stesso piano di chi ha reso loro la vita impossibile. "Apprendo con sdegno certe considerazioni apparse oggi su un quotidiano che uccidono ancora una volta, dove si mette sullo stesso piano vittime e carnefici e da madre di Alessandro che fino ad ora se ne è stata nel suo sempre silenziosa e composta come lo era lui sono profondamente delusa ! E’ l’ora del rispetto, del silenzio per mio figlio e per il ragazzo".

Tante le reazioni di genitori che le sono vicini alla lunga riflessione della mamma di Gragnano: "Mi sento di dire che coloro che hanno sbagliato avranno le possibilità di essere recuperati e reintrodotti nella società ( mi auguro ) e trovo personalmente grave mettere sullo stesso piano chi subisce e chi compie azioni lesive verso altri ragazzi anche se minorenni in quanto credo siano già ampiamente protetti dal nostro ordinamento giuridico ! Alessandro non avrà questa seconda possibilità , Alessandro avrà per sempre 13 anni. Io credo che in certi contesti per chi non c’è più , per chi resta come noi genitori orfani e sopravvissuti ad una tragedia che non conosce eguali, sia meglio fare silenzio e avere rispetto. Piuttosto auguratevi che ciò non accada mai più a nessun altro ragazzo ! Essere d’aiuto ad altri ragazzi nelle stesse circostanze significa ascoltare e denunciare, aprire le menti avere il coraggio di far emergere il sommerso senza paura, perché io stessa mi sono ritrovata ad avere di fronte a me mulini a vento dove nessuno sa e nessuno ha visto ! ll vero timone guida sono le istituzioni, le scuole, la chiesa e chi la rappresenta , senza ipocrisia di voler per forza essere ciò che non siamo per salvare le apparenze". 

L'appello alla denuncia contro il bullismo e la violenza di giovanissimi contro ragazzi della loro età: "Abbiate il coraggio di parlare tutti. Non esiste prevenzione senza il coraggio e la coesione di tutti nessuno escluso. Ragazzi lo chiedo a voi, voi sarete il domani , voi siete la voce di chi questo coraggio non lo ha avuto, non siete soli. Non fatevi sopraffare, denunciate non vi chiudete in voi stessi, difendete le persone preziose che siete, e la vostra serenità è un diritto che avete. 

Abbiamo un comandante dei carabinieri Angelo Di Santo valore aggiunto di Gragnano a cui va la mia immensa stima per tutto ciò che sta conducendo, che vi ascolterà, vi aiuterà, vi tutelerà e proteggerà ! Io sono con tutti voi per il resto, le parole, le lascio al vento e vado in fondo alle cose e alle persone, perché quando certe cose ti accadono capisci ancora di più le cose davvero importanti". 


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20-12-2022 09:22:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA