GIOVEDÌ 21 NOVEMBRE 2024




Il Fatto

La Costituzione italiana da oggi tutela l’ambiente. Cingolani: 'Svolta epocale'

Passa a maggioranza speciale la legge che prevede la modifica costituzionale

di Rosa Abagnale
La Costituzione italiana da oggi tutela l’ambiente. Cingolani: 'Svolta epocale'

Arriva l’ok definitivo della Camera alla modifica degli articoli 9 e 41 della Costituzione a tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi. La seconda lettura alla Camera, della proposta di legge contenente le modifiche, è passata con 468 voti a favore, un contrario e sei astenuti. In prima lettura al Senato, era passata con la maggioranza dei due terzi lo scorso 3 novembre. Così come previsto dalla normativa che regolamenta le modifiche costituzionali, la legge entra subito in vigore senza essere sottoposta a referendum. I deputati astenuti sono di FdI. Al termie della votazione l’Assemblea di Montecitorio si è lasciata andare ad un lungo applauso.

"Questo voto del Parlamento segna una giornata epocale – ha dichiarato il ministro per la transizione ecologica, Roberto Cingolani - testimonio qui la presenza del governo che crede in questo cambiamento, grazie al quale la nostra Repubblica introduce nei suoi principi fondanti la tutela dell'ambiente".  

Dall’entrata in vigore della legge, l’articolo 9 della Costituzione reciterà: «La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge della Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali». Mentre l’articolo 41 sosterrà: «L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana, alla salute, all’ambiente. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali»

 

Soddisfazione arriva anche dal ministro delle infrastrutture e mobilità sostenibili (Mims), Enrico Giovannini che afferma "Il Mims sta già andando nella direzione dello sviluppo sostenibile, come il cambio del nome del Ministero dimostra. Lavoriamo per rendere infrastrutture e mobilità più sostenibili e resilienti per questa e per le future generazioni".


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08-02-2022 22:13:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA