Audace Cerignola e Juve Stabia si affrontano nel 1° turno playoff, gara secca  per il passaggio del turno. 
Alle  vespe serve solo vincere, altri risultano servono solo ai pugliesi.
Buono l'approccio alla gara per la Juve Stabia che al 4' ha una buona occasione per passare in vantaggio con Mignanelli che, su assist di Pandolfi dalla destra, calcia su un difensore da posizione favorevole.
Ma il Cerignola prende l'iniziativa e fa la partita.
Al 13' Malcore viene fermato da Altobelli oltre il cerchio di centrocampo fallosamente, il centrocampista stabiese viene ammonito.
Padroni di casa in vantaggio al 15' con il colpo di testa di Capomaggio su angolo di Sainz-Maza.
Al 17' Tascone sostituisce Allegrini per problemi fisici nelle fila pugliesi.
Con l'ingresso in curva ritardato dei sostenitori stabiesi si registrano lanci di petardi in campo e l'arbitro è costretto a fermare il gioco al 18'.
Si riprende al 23' ma due minuti dopo nuova sospensione per il ripetersi dell'infrazione. Si torna a giocare al 26'.
Cerignola in avanti con Sainz-Maza sulla sinistra, incursione in area e tiro che Barosi devia in tuffo, riprende Tascone e palla in rete, è il raddoppio.
Il Cerignola controlla la partita fino al riposo, dopo i necessari 6 minuti di recupero.

Al rientro in campo delle squadre, si registra la.sostituzione di Bentivegna con Volpe nella formazione di Novellino.
La Juve Stabia riparte cercando di prendere il comando del gioco con l'obiettivo di recupare il doppio svantaggio, e  recupera un pallone nella propria area al 50' con  Mignanelli che esce palla al piede, Sainz-Maza lo mette giù e trova il cartellino giallo.
Il tecnico stabiese ricorre alla seconda sostituzione al 57', esce Dell'Orfanello ed entra Silipo. Al 58' vicino al gol il Cerignola con Coccia che tira sull'esterno della rete alla destra di Barosi.
Un minuto dopo Scaccabarozzi ferma irregolarmente Saint-Maza, ammonito. 
Doppio cambio per Novellino al 67' a riequilibrare uno schieramento poco offensivo, escono Scaccabarozzi e Ricci, entrano Gerbo e D'Agostino.
Doppio cambio al 74' anche per La Porta che sostituisce  Pazienza squalificato, escono Coccia e D'Andrea, entrano D'Ausilio e Montini.
Al 75' gli uomini di Novellino hanno la possibilità di riaprire la partita. D'Agostino viene atterrato in area da Blondett,  l'arbitro assegna il penalty che calcia lo stesso D'Agostino, Saracco respinge tuffandosi alla sua destra.
Fallo di mani di Vimercati al 77' sul limite dell'area stabiese, giallo per lui e punizione di Malcore che Barosi respinge in tuffo.
Ancora protagonista Barosi all'80' quando ferma a terra il tiro di D'Ausilio nonostante la deviazione di un compagno.
Un minuto dopo D'Ausilio viene fermato dalla trattenuta di Mignanelli che viene ammonito. Doppio cambio nelle fila pugliesi all'84', escono Sainz-Maza e Malcore, entrano Ruggiero e Achik.
Nella Juve Stabia Rosa subentra a Pandolfi.
All'86' D'Ausilio conclude sottomisura, Barosi si oppone. Si rivede la formazione ospite all'87' con Rosa che affonda sulla destra, centro basso intercettato da Saracco in tuffo.
Ammonito Achik all'88'. Si giocano 4 minuti di recupero.
Al 92' Achik firma il terzo gol con un diagonale rasoterra alla destra di Barosi. Si chiude qui la stagione di una Juve Stabia non all'altezza del blasone, il Cerignola passa al secondo turno playoff.



AUDACE CERIGNOLA-JUVE STABIA

Le  formzioni iniziali:

AUDACE CERIGNOLA (3-5-2): Saracco; Blondett, Allegrini, Ligi; Coccia, Langella, Sainz-Maza, Capomaggio, Russo; Malcore, D'Andrea. 
A disposizione: Fares, Trezza, Bianco, Inguscio, D'Ausilio, Montini, Mengani, Achik, Samele, Ruggiero, Righetti, Tascone. 
Allenatore: Antonio La Porta al posto dello squalificato Pazienza.
JUVE STABIA (4-3-3): Barosi; Maggioni, Caldore, Vimercati, Dell'Orfanello; Altobelli, Scaccabarozzi, Mignanelli; Bentivegna, Pandolfi, Ricci.
A disposizione: Russo, Esposito, Carbone, Gerbo, Maselli, Zigoni, Silipo, Picardi, D'Agostino, Volpe, Rosa. 
Allenatore: Walter Novellino. 

Arbitro: Perri di Roma 1.
Assistenti: Vettorel di Latina  e Conti di Seregno. 
IV Ufficiale: Mastrodomenico di Matera.

Finisce dunque a Cerignola, la stagione delle vespe, un'annata dove la squadra ha vissuto più momenti di ombra che di luce, basti pensare solo ai tre cambi di panchina e il mal d'attacco, una costante questa durata tutta l'annata.
Ora la palla passa alla famiglia Langella che deve trovare la forza, anche economica, di costruire una squadra competitiva in grado tenere il passo con la storia recente, e tentare di migliorare quanto fatto quest'anno per provare a fare il salto di categoria, come sempre auspicato al momento in cui i Langella sono subentrati Manniello, il mai dimenticato presidente delle due recenti promozioni.