Cuore e grinta, la Juve Stabia c’è e in questo freddo pomeriggio al Menti, si può affermare che il “morso” Pagliucano si è visto più forte che mai. La squadra di Castellammare, infatti, ha dovuto far fronte ad un episodio sfavorevole che poteva indirizzare diversamente la partita, sia dal punto di vista della prestazione che del risultato, ovvero l’espulsione di Varnier, valutato da ultimo uomo, dopo soli 14 minuti di gioco. Altre squadre potevano abbattersi o comunque adottare uno stile più difensivo e conservativo, ma non è stato così, le vespe hanno continuato a giocare, mantenendo il buon ritmo che si era vista quando la gara era in parità numerica. La preparazione della gara, che ha visto diverse novità rispetto alle precedenti partite, a partire dal modulo, nonché dagli interpreti, è stata eccellente e l’espulsione non ha scomposto i ragazzi di Pagliuca che hanno continuato a giocare come sanno fare. In tutta la gara, mai vi è stata l’impressione che lo Stabia stesse giocando con l’uomo in meno, sia per demeriti del Brescia che per meriti di una squadra che ha saputo attaccare ogni volta che ne ha avuto occasione, mancando soltanto il gol. È andata infatti vicino in più occasioni, soprattutto con Candellone, all'inizio del secondo tempo e con Piscopo poi che manca il gol per pochissimo con il colpo di testa sul finire della gara, non la sua specialità. La Juve Stabia, di oggi, è quella che il mister e i tifosi vorrebbero sempre vedere, ovvero grintosa, volenterosa che gioca sudando la maglia su ogni pallone e in ogni contrasto. Se le prestazioni sono queste, i risultati arriveranno, la vittoria tornerà per muovere la classifica verso l'obiettivo salvezza.