Juorne di Diego Sommaripa con Chiara Vitiello torna in scena per il pubblico partenopeo venerdì 24 marzo alle ore 21.00 sul palco del Teatro Bolivar, diretto da Nu’Tracks.

Protagonista una donna, una madre, immersa in un flusso di coscienza e di parole, che si ritrova sola a portare avanti una battaglia quotidiana e complicata: crescere un bambino disabile. A questa guerra viene contrapposta la pace, ovvero l’amore per il figlio, un amore dalle conseguenze irreparabili.

«“Juorne” è una storia di rapporti che si creano, si formano, si rompono, si contorcono, si sgretolano – racconta Diego Sommaripa -. Il testo porta in scena gli anni d’amore e d’odio dei rapporti madre/figlio, madre/padre, madre/istituzioni. È un trip viscerale e onirico – continua l’autore e regista - scritto in più versioni e in più anni, che ha finalmente trovato il suo debutto nella prestigiosa rassegna “corti della formica” nell’edizione del 2017, aggiudicandosi i premi come “Miglior Testo”, “Giuria Popolare” e l’accesso all’edizione 2018 del Positano Teatro Festival».

E continua – Juorne è il mio spettacolo più maturo, ha una drammaturgia intensa ed onirica. Chiara Vitiello è voce, corpo e anima per le mie righe ormai dopo tanti anni di repliche (debuttiamo nel 2017) e ha sedimentato tutte le sfumature della drammaturgia.

Alla fine di ogni replica i commenti che ci arrivano sono sempre di un altissimo gradimento e ci fermiamo spesso a parlare con il pubblico a raccogliere emozioni e sensazioni.

La replica al Bolivar ha un sapore speciale perché torniamo a Napoli dopo aver vinto il premio Calandra (miglior spettacolo giuria popolare) in Puglia, a Tuglie. Sento la responsabilità della platea Partenopea ed aspetto un numeroso pubblico.

«Juorne vuole farsi ascoltare dicendoci che l’amore di una madre è quanto di più ancestrale possa esserci. Il suo cuore è proprio quello di Luisa Prietola, ragazza madre, che batte sempre più forte fino all’epilogo finale».