Sulla sedia a rotelle Luigi ha bisogno di una casa per sopravvivere. Un traguardo che sembrava vicino. E, invece, l'ha visto sfumare di nuovo. Al suo fianco nella battaglia don Salvatore Abagnale.
Luigi Inserra, vive a Scafati e ha fatto domanda per avere una casa popolare. Ma aspetta da 12 anni.
"Sono affetto da patologie permanenti di invalidità civile (poliomielite) e con patologie cardiache (infarto e ictus) oltre con insufficienza renale cronica.
Nel 2009 ho fatto domanda per l’assegnazione di casa popolare presso il Comune di Scafati,
solo dopo 8 anni pubblicano la prima graduatoria provvisoria che mi vede al terzo posto,
dopo qualche anno pubblicano graduatoria definitiva che mi vede al quarto Posto".
Una brutta sorpresa per Luigi che si vedeva vicino a risolvere il suo problema.
"Il mio grande problema è che mi trovo in un'abitazione umida e vicino allo sfratto.
Pago regolarmente l’affitto con bonifico, ma mi trovo in questa situazione di sfratto perché non mi e stato rinnovato il contratto dai nuovi proprietari"
Per non rischiare di restare per strada Luigi si è rivolto ad un avvocato: "Mi sono dovuto rivolgere ad un legale a spese mie per difendermi da tutta questa situazione, che mi vede da una parte con il comune di Scafati, Sindaco, Istituzioni che mi negano il diritto ad una casa. Un appartamento che mi spetta di diritto, visto che lo conferma una graduatoria e dall’altra mi vedo un avviso di sfratto perché giustamente ai proprietari serve l’appartamento.
Oggi mi ritrovo come detto con il rischio di ritrovarmi in mezzo ad una strada con i problemi già elencati sopra sono su una sedia a rotelle, con una moglie anche lei malata con varie patologie gravi e permanenti, con un figlio universitario".
Una situazione che va avanti da tempo: "Vivo nell'umidità, condizioni che hanno portato altre patologie respiratorie sopratutto a mia moglie.
E’ mio figlio a prendersi cura di me e mia moglie.
Ho cercato varie volte di parlare con il Sindaco ma sempre con esito respinto eppure il sindaco dovere essere il punto di riferimento per un cittadino, e credo soprattutto per i cittadini di fascia debole, qualche volta che ci sono riuscito a parlare con qualche addetto la risposta e stata sempre la stessa ci stiamo muovendo, che ora ci sono degli abusivi, che si sta per liberare un'abitazione".
Si unisce all'appello anche don Salvatore, che da Castellammare segue la sua situazione. "Aiutiamolo" è l'appello del parroco stabiese.
Ora mi ritrovo in un periodo di covid dove ho solo una stufetta per riscaldare me e la mia famiglia.
La vita mia e della mia famiglia non riesco a viverla, la situazione Covid ha dato un alibi a tutti e in tutto, al comune, al sindaco e tutti gli organi competenti, un abusivo non paga vive in un alloggio non suo tranquillo e beato ed io che pago puntualmente , mi vedo a giorni cacciato di casa rischiando di perdere l'unica cosa che mi tocca per diritto "la casa" mi chiedo lo stato e il sindaco dove sono?".
Luigi sente di non farcela piu: "Voglio che la situazione si risolva, non si può andare avanti così il comune deve darmi risposte e sicurezza perché non è possibile che una casa che viene liberata con le chiavi consegnate il giorno successivo viene occupata da abusivi, e il comune che fa resta zitto e in silenzio.
Si era aperta una speranza con l’unica persona che con tutte le sue forze ha lottato, andando anche di persona per capire realmente la situazione come stava e stato il parroco della parrocchia dello Spirito Santo di Castellammare di Stabia Don Salvatore Abagnale, ritrovandosi con le stesse promesse fatte a me".
E ora Luigi non può più aspettare.
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