"Si respira anche con la mascherina, io la indosso doppia senza ma toglierla per otto ore di fila per salvare queste persone irresponsabili". Piu' che uno sfogo è un atto di accusa. In vacanza a Gragnano porta con sé l'esperienza che ha vissuto nei giorni terribili, quando l'emergenza si misurava sul numero dei morti. Francesco Cascone, infermiere nel pronto soccorso a Treviso, ha deciso di trascorrere le vacanze a casa, tornando nella sua Gragnano. E non ce la fa a stare zitto guardando cosa lo circonda mentre i contagi riprendono a salire. Duro il suo post su Facebook: "Io sono di Gragnano, ma lavoro come infermiere a Treviso, dove il virus è stato devastante. Ho lavorato in prima linea, ora sono tornato a Gragnano per le ferie e vi dico soltanto che sono rimasto scandalizzato e che la colpa non è né dei sindaci né dei politici la colpa è dei cittadini". A provocare la rabbia dell'infermiere che ha assistito i malati Covid e' l'assenza delle misure anti contagio: "Vedo persone senza mascherina, nei negozi, nei centri commerciali o come la maggior parte abbassata tenendo il naso scoperto. Penso che ci si dovrebbe fare un bel esame di coscienza prima di incolpare gli altri e avere più amor proprio, poi dicono Napoli, il sud, quello che mi chiedo: non avete paura? Iniziate a rispettare le regole perché se lo fate non c’è alcun bisogno di chiudere nulla".
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