LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Castellammare

Incendio e nube tossica alla periferia di Castellammare, torna a bruciare il capannone del re del ferro

Nuove fiamme nel deposito di Mario Vuolo, imprenditore indagato con il clan D'Alessandro

di Redazione
Incendio e nube tossica alla periferia di Castellammare, torna a bruciare il capannone del re del ferro

Il capannone del re del ferro è di nuovo in fiamme. Secondo incendio a distanza di tre mesi nel capannone di via Schito di Mario Vuolo. Il fumo e l’odore acre di bruciato ha rapidamente invaso la periferia nord di Castellammare, esattamente come l’undici marzo scorso, questa sera intorno alle ventidue. La prima volta ad andare in fiamme furono i vestiti usati che un affittuario dell’imprenditore stabiese aveva stoccato nel suo capannone di via Pozzillo, adibito a deposito. Questa sera le fiamme hanno ripreso a diffondersi, provocando il panico tra i cittadini che abitano lì attorno. Famiglie rimaste  intossicate dal primo incendio di marzo durato molti giorni e che sviluppatosi di sabato pomeriggio richiese anche lo sgombero di animali. Qualche settimana fa il comune di Castellammare aveva intimato al proprietario, che abita lì vicino, di rimuovere tutti i residui rimasti nel capannone dopo il vasto rogo. Il sindaco Pannullo aveva anche firmato un’ordinanza verso la fine di maggio, considerando pericolosa la presenza dei residui sopravvissuti al lavoro dei vigili del fuoco durati molti giorni. Ma questa sera quel capannone è tornato a bruciare. Un’enorme nube di fumo nero si è rapidamente estesa esattamente come è accaduto a marzo. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco di Castellammare di Stabia che poco prima erano intervenuti al viale Europa per un incendio divampato all’interno di uno studio commerciale. Vista la vastità dell’incendio in via Pozzillo, e l’esperienza avuta nel precedente incendio difficilissimo da spegnere, sono stati richiesti rinforzi ai vigili del fuoco di Torre del Greco. Nel frattempo gli inquirenti sono al lavoro per capire di che natura sia l’incendio. E soprattutto se qualcuno abbia appiccato il fuoco per due volte a distanza di pochi mesi come avvertimento nei confronti della famiglia Vuolo che è stata coinvolta in inchieste sugli affari del clan D’Alessandro a Castellammare, come nel nord Italia, nel settore degli appalti pubblici e della realizzazione di autostrade su tutto il territorio nazionale. Intanto nel quartiere torna l’incubo rogo. 


Puoi ricevere le notizie de IlCorrierino.it direttamente su WhatsApp. memorizza il numero 334 919 32 78 e invia il messaggio "OK notizie" per procedere

11-06-2017 23:48:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA