LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Castellammare

In sei dicono addio a Pannullo, i dissidenti: "Sindaco chiuso in un colpevole silenzio"

I centristi escono dalla maggioranza: "Non siamo interessati alle lotte di poltrone"

di Redazione
In sei dicono addio a Pannullo, i dissidenti:

“Niente azzeramento, niente accordo”. Dialogo interrotto e trattativa chiusa. Sono sei i consiglieri comunali che si mettono alla finestra a guardare quello che accade. Tony Pannullo diventa un sindaco ufficialmente senza maggioranza, che dovrà andare in aula a contrattarsi i voti uno alla volta ad ogni passaggio della sua amministrazione. Dopo una settimana di incontri, appuntamenti istituzionali, visite a casa dei singoli consiglieri comunali nel tentativo di acquistare il singolo consenso dell’uno o dell’altro, la porta si chiude. L’operazione di dividere la pattuglia dei sei dissidenti non è riuscita. Il messaggio che Pannullo ha inviato ieri sera ai centristi non è bastato, nel testo a sua firma non c’era quello che si aspettavano di leggere per chiudere la partita. “A casa tutti gli assessori e ridimensionamento del Pd” una doppia richiesta che, in fondo, era una sola. Ma per Pannullo il messaggio era irricevibile, pur scrivendo che i problemi posti da Area civica, Campania Libera e Progetto Stabia erano condivisibili, nel testo formulato da Pannullo mancava la formula magica. Del resto il sindaco non ha fatto mistero di avere blindato le poltrone del Pd e non volere sostituire gli assessori Pino Rubino, Francesco Balestrieri e Giulia D’Auria. Uno stop che non è piaciuto ai moderati che in quel “tutti a casa” chiedevano un ridimensionamento del capogruppo del Pd Francesco Iovino e dei suoi uomini in giunta. E, infatti, anche nel nuovo documento a firma di Nino Giordano, Angela Duilio, Eutalia Esposito, Salvatore Ercolano per Area Civica e Ciro Cascone per Campania Libera, che segue quello con lo stesso contenuto di Tina Donnarumma per Progetto Stabia, c’è l’attacco al Pd a guida Iovino. “Senza azzeramento è impossibile ad una larga parte di questa maggioranza poter dare il proprio contributo al governo della città” scrivono, ma questa volta il passaggio più duro è su Pannullo: “Si è chiuso in un colpevole e incomprensibile silenzio”. Un documento che chiude anche la trattativa su poltrone e incarichi, rendendo più difficile la vita a Pannullo. “Non siamo interessati a lotte di poltrone”, questo di conseguenza comporterà la valutazione sui singoli atti prodotti dall’Amministrazione che i sei guarderanno con “atteggiamento fortemente critico”. Nel frattempo i sei lanciano un’ultima sfida a Pannullo: “Auspichiamo che componga una giunta scelta con criteri di merito e professionalità”, una squadra di tecnici insomma come già chiesto dalle opposizioni. Adesso toccherà a Pannullo tirare le somme, visto che si ritrova in aula con dieci consiglieri a suo favore, sei da convincere di volta in volta e otto contro. Quanto basta per decidere di dimettersi. 


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23-09-2017 19:39:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA