Un sistema di videosorveglianza che serviva per controllare la fabbrica illegale di stupefacenti organizzata tra le mura di casa. Per proteggere la sua coltivazione di cannabis aveva istallato una serie di telecamere. Un meccanismo di controllo che, però, non ha funzionato. Il quarantenne di Trecase è stato arrestato senza che gli occhi vigili montati all'ingresso della sua abitazione funzionassero. Il suo piano è stato smontato dai carabinieri in collaborazione con i cani antidroga arrivati da Sarno. L'uomo è accusato di coltivazione di cannabis e di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, oltre che di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.
All'inizio di una perquisizione nella sua casa per la ricerca di stupefacenti ha infatti tentato di fuggire ma è stato immediatamente raggiunto e bloccato, dopo una breve colluttazione con alcuni militari.
Durante l'intervento è stato rinvenuto e sequestrato un sistema di videosorveglianza supertecnologico con monitor, videoregistratori e telecamera, posto a protezione dell'abitazione.
Trovate e sequestrate anche due piante di cannabis indica (alte circa 2 metri), 160 grammi di marijuana, prodotto finito in attesa di essere venduto ai clienti, un bilancino di precisione, la somma di 50 euro ritenuta provento dell'attività illecita, materiale vario per il confezionamento.
L'arrestato è stato portato nel carcere napoletano di Poggioreale.
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