A Gragnano caos in casa Pd. Volano gli stracci tra gli ex compagni di partito. Dicono addio alla candidata a sindaco Silvana Somma Antonio Marinaro e Giuseppe Abagnale, lei non intende incassare e tenta di attutire i colpi che le arrivano come effetto dell’ingresso nella sua coalizione di rappresentanti di Forza Italia, partendo all'attacco. Da segretaria dei democratici gragnanesi, la Somma appare sicura di se quando spiega: “Il simbolo del Pd sarà nella mia coalizione, così come deciso e deliberato nei luoghi riconosciuti. Le voci di dissenso - che adesso vengono fuori - sono quelle di coloro i quali non vogliono attenersi ai principi di maggioranza qualificata e, per questo motivo, hanno deciso di allontanarsi dalla comunità del Pd. Noi andremo avanti per la nostra strada, Gragnano siamo noi”. Il riferimento è ad Antonio Marinaro che in queste ore ha preso le distanze dalla Somma, affidando il suo pensiero ad una nota. “Con grande imbarazzo e tanta delusione apprendo, a patto siglato, la decisione di parte della segreteria del circolo di sancire alleanze con chi ha amministrato questo paese negli ultimi 30 anni, oltre al fatto che si tratta di forze diametralmente opposte rispetto a quelli che sono gli ideali e i principi del centro sinistra” scrive Marinaro. Stessa scelta di Marinaro ha fatto anche Giuseppe Abagnale, un terremoto che la Somma tenta di superare partendo all’attacco: “Nel nostro gruppo non mancano mai le discussioni a volte anche accese. Arriva però sempre il tempo delle decisioni e delle scelte. Queste, per quanto riguarda le alleanze e la candidatura a sindaco, sono state assunte con due assemblee degli iscritti a larghissima maggioranza a cui è seguita anche la decisione unanime del direttivo. Alle assemblee erano presenti entrambi: si sono resi conto che le loro posizioni erano appunto largamente minoritarie, per quanto rispettabili.
Poi arriva la stoccata, la Somma ricambia il favore a Marinaro rilanciando su di lui le accuse fatte a lei: “Antonio Marinaro in quanto “figlioccio” di Cimmino aveva in modo sofferto dichiarato che non se la sentiva di non seguirlo. Potremmo comprendere meglio le ragioni del suo dissenso attuale, se non avesse abbracciato, insieme alla coalizione di cui si appresta a far parte, la parte più "autorevole” di Forza Italia. Lo spieghi bene a Bersani e Speranza che con Forza Italia si può fare”. Ma non ce n’è solo per Marinaro, per par condicio la Somma se la prende pure con Abagnale: “Con Paolo Cimmino si ritroverà anche Giuseppe Abagnale: solamente qualche anno fa messo alla porta ed additato come pietra dello scandalo, in quanto esempio di politico scomodo. Due anni fa Paolo Cimmino attaccava il PD definendolo "rifugium peccatorum" proprio perché aveva accolto Giuseppe Abagnale. Stride che l'amico Abagnale usi gli stessi argomenti che furono scagliati contro il Pd a causa sua. Come pensammo fossero strumentali allora, allo stesso modo pensiamo lo siano anche oggi”.
Non ci va meno pesante Marinaro nel rispondere: “Avevo la convinzione che il punto più basso degli ultimi anni fosse stato raggiunto quando il circolo PD Gragnano è saltato alla ribalta di testate giornalistiche per presunti brogli avvenuti nell’ultimo tesseramento. Mi sbagliavo, non c’è mai limite al peggio. Ricordo perfettamente le affermazioni della segretaria, tra l’altro confermate sui quotidiani locali “no alle minestre riscaldate” “no all’armata Brancaleone”, “si al rinnovamento” ed ora invece si sta verificando l’esatto contrario”. Senza nominarlo Marinaro sottolinea il patto con Francesco Longobardi, presentato candidato a sindaco e poi sfiduciato con un colpo di scena a sorpresa dopo la conferenza stampa. Sottolinea Marinaro: “E’ stato ufficializzato un accordo con chi tre giorni fa formalizzava la sua candidatura a sindaco del centro destra, con chi ha guidato le amministrazioni di centro destra degli ultimi 30 anni; è stata la segretaria ad affermare, recentemente sui social, che Gragnano da troppi anni è governata da amministrazioni deboli e dilettanti, con gran parte di chi ha guidato in prima linea queste amministrazioni è stato siglato il patto”. Per Marinaro, quindi, l’unico modo di fermare la Somma e la sua coalizione, è passare dalla parte di Cimmino. Un inizio scoppiettante della campagna elettorale, chissà cosa accadrà quando la competizione entrerà nel vivo.