LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




La storia

In carcere per avere ucciso la moglie, Parolisi in lacrime: "Voglio rivedere mia figlia, mi manca"

La decisione slitta a gennaio, il fratello di Melania: "Le ha tolto la madre, non merita di abbracciarla"

di Redazione
In carcere per avere ucciso la moglie, Parolisi in lacrime:

Ha pianto quando ha saputo di dovere aspettare fino a gennaio per sapere se potrà rivederla. Salvatore Parolisi voleva incontrare la bambina finita in una tragedia per colpa sua. “Mi manca” ha detto piangendo. La madre morta, il padre in carcere. Vittoria ha perso entrambi i genitori. A sette anni deve convivere con una terribile verità: sua madre Melania è stata uccisa e ad ucciderla è stato suo padre Salvatore. Dopo cinque anni il papà la vuole rivedere. Condannato definitivamente a 20 anni l'ex caporalmaggiore dell'esercito ha presentato istanza per incontrarla: il giudice del Tribunale dei Minori oggi, nel corso di una udienza, a Napoli, ha rinviato la decisione al 31 gennaio. Ha bisogno di leggere altri documenti, soprattutto le motivazioni della Cassazione. Parolisi ha ribadito anche oggi, in aula, in lacrime, che la piccola Vittoria gli manca. Ma la famiglia Rea non ci sta e non ci starà mai: "Ha come sempre piagnucolato. Ha ucciso lui la madre, non merita di vederla".
Già un paio di anni fa, ricorda il fratello di Melania, Michele Rea, Parolisi presentò la stessa istanza. Il giudice, però, la rigettò per "disinteresse". "Sì perché lui non si è mai interessato a Vittoria e soprattutto, non dimentichiamo mai, è lui che ha distrutto la vita della bambina. Ha ucciso la madre, sua moglie, di cosa dobbiamo parlare più? Quello che è certo, e che ribadiremo sempre, è che noi faremo di tutto affinché lui non la riveda mai più", dice fermo Michele.
Oggi, poi, nella udienza si è aggiunto anche un altro tassello: la richiesta del pm di far decadere la potestà genitoriale. "Nel 2012, come pena accessoria alla condanna, gli fu già tolta la patria potestà - spiega Michele Rea - ora però resta la sede civile dove la decisione era stata sospesa in attesa del terzo grado di giudizio". Pochi giorni fa l'ex caporalmaggiore è stato degradato; la Corte di Appello di Perugia ha, infatti, accolto, la richiesta della Procura generale. Anche la degradazione era una pena accessoria prevista dalla sentenza definitiva per l'omicidio della moglie, che è arrivata lo scorso 16 giugno con la condanna della Cassazione a 20 anni. L'amministrazione dell'Esercito, dunque, avvierà il procedimento che farà perdere a Parolisi lo status di militare; la scorsa settimana, infatti, è stato già trasferito dal carcere militare di Santa Maria Capua Vetere a quello di Bollate. Ci sarà da aspettare, invece, per la decisione relativa alla piccola: ci sarà da aspettare la decisione del giudice, e in futuro, ancora di più, la decisione di Vittoria.


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03-10-2016 18:42:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA